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Saturday 26 May 2012

CARBONARA MONFERRINA


La carbonara e' un piatto che non ha certo bisogno di presentazione.Tanto amata quanto conosciuta,e' una specialita' che ha fatto il giro del mondo.La sua bonta' e' indiscussa,ma tanti dubbi aleggiano sulle sue origini.
Livio Jannattoni,che scriveva di cucina con attenzione ed eloquenza,la descrisse come un piatto "quasi romano",ricordando
che non vi e' menzione della carbonara nei testi classici di Ada Boni e di Adolfo Giaquinto.
Giuliano Malizia (che termino' il testo del libro del Jannattoni dopo la sua morte)segue a ruota nel suo La cucina romana ed ebraico-romanesca,definendo la carbonara come un piatto "accolto con onore nella cucina romana".
Le illazioni sono numerose e,secondo il Jannattoni,la teoria che sembrerebbe aver maggior fondamento sarebbe quella per cui
la carbonara nasce con l'arrivo del bacon e delle uova in polvere,portati a Roma dalle truppe statunitensi durante la guerra.Chiaramente oggigiorno la carbonara non e' certo fatta col bacon o con le uova in polvere, pero' e' interessante notare
come un piatto possa essere quasi come un "ponte culinario" tra due nazioni.


Una variazione della carbonara meno conosciuta,ma dalle origini piu' certe e' la carbonara monferrina,deliziosa specialita'
piemontese.Tra gli ingredienti,pancetta e panna,sicuramente elementi non presenti nella classica versione laziale.
Mi rifaccio,vagamente,alla ricetta di Giovanni Goria,che parla della cucina piemontese con amore e maestria.
La mia e' una versione blasfema poiche' non mangio formaggio,per la ricetta cosi come data dal Goria,rimando alle note finali.
Ingredienti:
120 gr di tagliatelle
100 gr di pancetta
100 gr di asparagi nettati
2 uova
1 spicchio d'aglio,sale,pepe, un filino d'olio d'oliva ed una noce di burro
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1: far bollire gli asparagi in acqua salata,togliendoli appena al dente.
tagliarli a tocchetti e metterli da parte.

2: mettere olio e burro in una padella e soffriggere leggermente lo spicchio d'aglio schiacciato col dorso della mano.
Rimuovere l'aglio, aggiungere la pancetta e rosolare.

3: cuocere le tagliatelle nella stessa acqua in cui sono stati cotti gli asparagi e,nel frattanto,aggiungere gli asparagi
alla padella con la pancetta e rompere le uova,con un pizzico di sale, nel piatto in cui la pasta verra' servita.

4: scolare le tagliatelle,passarle 1 minutino nella padella con la pancetta e gli asparagi e quindi versare il tutto sopra
le uova,rimestando velocemente.Condire con del pepe macinato fresco.

NOTE. Per la versione piu' tradizionale fate una piccola "fonduta" di toma con un goccino di panna e conditeci la pasta.
In tal caso usate solo i tuorli delle uova e condite con una spolverata di parmigiano.Il soffritto iniziale dovrebbe
contenere del buon lardo.Goria consiglia di usare pancetta normale ed affumicata in quantita' uguali.
Infine,e' bene menzionare che nel prepararla ho aggiunto le uova nella padella con le tagliatelle e,nonostante abbia
fatto l'operazione a fuoco spento,il calore si e' rivelato eccessivo,quindi nello scrivere la ricetta sono tornata al
vecchio metodo di Marcella Hazan.Per carita',le tagliatelle erano buonissime,ma ho il sospetto che un qualsiasi
piemontese DOC mi avrebbe rifilato un cazzotto!

BUON APPETITO!


Monday 7 May 2012

ENGLISH MUFFINS




Recentemente mi e' capitato di leggere i seguenti passaggi nel "gourmet magazine" americano The Nibble:
...The English muffin was invented in 1894 by a british immigrant to New York,Samuel Bath Thomas...
...The Brits did not invent the English muffin,in fact they had never heard of it until the 1990's,when Best Foods,a unit of international conglomerate Unilever,began exporting it to the UK...
Mmmmh.....da dove cominciare di fronte a tali baggianate?
Beh,un'occhiata veloce ai libri di gastronomia inglese rivela subito una piccola valanga di ricette per English muffins,tutte decisamente antecedenti al 1990.Elizabeth David ne pubblica una nel 1977,e cosi pure Delia Smith.Lizzie Boyd ne include una in British Cookery nel 1976 e Jane Grigson in English Food nel 1974.Katie Stewart da' una ricetta nel 1972 e Constance Spry e Rosemary Hume includono le English muffins nel loro capolavoro del 1956,il gia' menzionato The Constance Spry Cookery Book.
Per quanto riguarda l'asserzione che le English muffins sarebbero state inventate nel 1894,il mio ferma-porta,Mrs Beeton's Book of Household Management,contiene una ricetta per queste delizie e risale al 1861....
Inoltre esiste un atto parlamentare del 1840 che vietava la vendita delle muffins per strada,poiche' i venditori erano
muniti di un campanello che usavano incessantemente e cio' era considerato disturbo alla quiete pubblica.
La cartolina qua sotto risale agli inizi del 900 e ritrae proprio un venditore di muffins.


Risalire alle origini di questa preparazione non e' cosa facile,ma sembrerebbe che le muffins derivino da un antico pane
gallese chiamato Bara Maen.La cosa non sorprende piu' di tanto poiche' in Galles esiste una predilezione per il cucinare sul "griddle" (per una foto del griddle,e relativa tortina gallese,vedi qui),e le muffins vengono cucinate nello stesso modo.
Per spazzare via ogni dubbio e' forse bene precisare che le muffins americane e e qelle inglesi sono due specialita' totalmente diverse.Le muffins americane vengono preparate col lievito chimico e vengono cotte in forno,quelle inglesi contengono il lievito di birra e vengono cotte sui fornelli.
L'English muffin e' ,in sostanza,un tipo di pane.
Ma bando alle ciance ed ecco la ricetta.
INGREDIENTI:
400 gr di farina di forza
50 gr di farina
15 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino raso di zucchero
1 o 2 gr di sale
200 gr di latte
80 gr d'acqua
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1: mischiare le due farine ed il sale

2:mischiare latte ed acqua e riscaldare brevemente fino a quanto il mix sara' tiepido

3:versare acqua e latte sul lievito sbriciolato,aggiungere lo zucchero e scioglere per bene.

4:versare la mistura con il lievito sulle farine ed impastare a mano per circa 10 minuti.
Formare una palla e mettere a riposare in un luogo caldo in una ciotola leggermente unta,ben coperta.
Lasciar lievitare fino al raddoppio.

5:stendere la pasta col mattarello e ricavare 7 cerchi di pasta, di 9 cm di diametro circa,con un coppapasta
Per ottenere tutte le muffins ci sara' bisogno di stendere la pasta piu' di una volta.

6:adagiare le muffins su una teglia su cui si sara' sparso abbondante semolino e lasciar riposare al calduccio,ben coperte,
fino a quando saranno raddoppiate di volume.


7:in mancanza di un griddle,mettere sul fornello un padellone dal fondo spesso,a fiamma piuttosto moderata,
ed ungere con un goccino di olio o,ancora meglio, lardo.

8:adagiare con delicatezza le muffins sul padellone e cuocere per circa 6-7 minuti per parte.
Le muffins acquisteranno il loro aspetto tipico,saranno color marroncino-caramello ed avranno una banda bianca attorno ad
esse.


Note.Nel tentativo di ridurre i tempi di cottura,ho ottenuto 9 muffins,ma alcune erano decisamente piu' basse di
quanto dovrebbero essere.Una volta cotte e ben raffreddate si congelano benissimo.La muffin nella foto e' farcita
con un po' di burro ed un ottima marmellata di fichi,ma la loro morte e' il burro,la pancetta e l'uovo fritto.
Infine,e questo e' un punto su cui tutti i gourmands si trovano d'accordo,le muffins si dovrebbero aprire con le mani
e non col coltello.

BUON APPETITO!