TESTI E FOTOGRAFIE SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTRICE. IL LORO USO E' CONCESSO SOLO PREVIA AUTORIZZAZIONE.IL MIO BLOG NON RITIRA E NON ASSEGNA PREMI.GRAZIE :)

Tuesday 30 December 2008

Sweetcorn Relish



Il Sweetcorn Relish e' un condimento molto popolare nel mondo anglo-sassone.E' facile da farsi,si conserva a lungo ed e' una preparazione molto versatile.E',di gran lunga,il mio condimento preferito per gli hamburgers.
Ingredienti:
180 gr di granoturco
140 gr di cipolla,tagliata sottilmente
"un'idea" di peperoncino
100-110 gr di zucchero semi-grezzo
200 gr di aceto
1 pizzico di sale
1 cucchiaino scarso di senape in polvere
2 cucchiaini di amido di mais
2 o 3 cucchiai d'acqua (usate l'acqua nella quale e' stato bollito il granturco)
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1:Fate bollire le pannocchie in acqua leggermente salata.Scolare per bene,mettendo da parte
l'acqua di cottura.
2:Con un coltello affilato,staccate i chicchi di granoturco dalle pannocchie.Passateli tra le
dita per separarli gli uni dagli altri e pesatene 180 gr.(il granturco in eccesso e' ottimo in
insalata con del buon tonno in scatola e cipollotti)
3:Mischiate le cipolle con lo zucchero,l'aceto,il sale ed il granoturco.Mettete il tutto in
pentola e fate bollire a fiamma alta per 4-5 minuti.
4:Abbassate la fiamma e fate sobbollire per 10-15 minuti.Se durante questa fase l'evaporazione
vi sembrera' eccessiva,mettete un coperchio di modo che la preparazione rimanga "umida"
5:Dissolvete la senape e l'amido in 2-3 cucchiai di acqua di cottura ed aggiungeteli alla pentola
Fate bollire per due minutini,fino a quando il composto comincera' ad addensarsi (si addensera'
ulteriormente durante il raffreddamento)
6:Versate in un vasetto precedentemente bollito e fatto asciugare in forno a 120 gradi e
conservare in luogo fresco.Lasciare riposare per almeno 2 settimane prima di aprire.Una volta
aperto,il relish si conserva in frigo.
P.S. E' possibile preparare il relish con il granoturco surgelato.In tal caso bisogno ridurre i
tempi di cottura nella fase 1.Lo zucchero "regolare" ed il granoturco in scatola,ahime',non
danno risultati soddisfacenti.

Thursday 25 December 2008

La Piparrada

 

 
Posted by Picasa


La Piparrada e' un piatto dei Paesi Baschi (e' anche nota come piperade)e consiste,essenzialmente,in un bel melange di uova strapazzate,pomodori e peperoni.
Spesso e volentieri viene arricchita con il famoso Jamon Serrano,che in Italia puo' essere facilmente sostituito con un buon prosciutto crudo.
Ingredienti:
170 gr di cipolle tagliate a listarelle
1 spicchio d'aglio,tritato finemente
25 gr di olio d'oliva extra vergine +un pochino extra per le uova
100 gr di peperoni arrostiti,spellati e senza semi
2 o 3 pomodori pelati + 1 o 2 cucchiai del loro succo,dal barattolo
5 o 6 uova
sale e pepe,quanto basta
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1:fate soffriggere le cipolle nell'olio d'oliva fino a quando siano completamente
cotte,quasi caramellate.Quindi aggiungete l'aglio e fate soffriggere per un altro
minuto.
2:ora aggiungete i peperoni tagliati a listarelle,i pomodori sminuzzati ed il loro
succo.Fate cuocere fino a quando il tutto si raddensera' e condite con sale e pepe.
3:Sbattete le uova in una ciotola,aggiungendo un generoso pizzico di sale ed uno di
pepe.
4:Fate riscaldare dell'olio d'oliva in un pentolino (meglio se col fondo spesso).
Versate le uova e rimestate costantemente fino a quando le uova cominceranno a
rapprendersi.Ricordatevi che le uova continueranno a cuocere anche una volta
rimosse dal fuoco.Esse dovranno risultare senza traccia di liquido,ma CREMOSE.
5:Amalgamate velocemente con i pomodori/peperoni e servite con del buon pane tostato.
Buon Appetito!

Sunday 19 October 2008

Plum Chutney



Sfortunatamente,i chutneys non sono molto diffusi in Italia.Un chutney e',un po' come il ketchup,una marmellata "salata" e,cosi come il ketchup,e' una specialita' di origine asiatica.Nel Regno Unito questi condimenti sono diffusissimi e sono una chiara "eredita'" del periodo coloniale britannico durante il quale la popolazione inglese comincio' ad apprezzare la cucina indiana.La varieta' di questi condimenti e' pressoche' infinita ed esistono anche dei chutney "freschi" (non cotti) di cui magari si parlera' in seguito.Il chutney di susine e',a casa mia, un avvenimento annuale ed e' ottimo con formaggi,affettati,salsicce,selvaggina.A Natale puo' rimpiazzare magnificamente la piu' classica cranberry sauce che accompagna tradizionalmente il tacchino delle feste.
Ingredienti:
1 kg di susine snocciolate
250 gr di mele,pelate e tagliate a fette
250 gr di cipolle,tagliate a rondelle
125 gr di uva sultanina
125 gr di carote,grattuggiate gossolanamente
335 gr di zucchero demerara,o uno zucchero semi-grezzo
1 cucchiaio scarso di sale
2 cucchiaini di chiodi di garofano in polvere
2 cucchiaini di zenzero in polvere
1 cucchiaino di pimento (pimenta dioica)in polvere
1 peperoncino secco
600 ml di aceto bianco di ottima qualita'
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1:In una ciotola di grandi dimensioni,mischiate la frutta,le cipolle,le carote,l'uva
sultanina e lo zucchero.Mischiare per bene con le mani.
2:Mettete sale e spezie in una pentola capiente ed aggiungete l'aceto.
3:Portare ad ebollizione ed aggiungere tutto il contenuto della ciotola.Cuocere esattamente come una marmellata,facendo la prova del piattino ed assicurandosi di non
cuocere eccessivamente il chutney di modo che non perda la sua freschezza.Versare nei
barattoli sterilizzati,chiudere ermeticamente e lasciar riposare almeno 1 mese prima di utilizzare il chutney.
Buon Appetito!

Tuesday 14 October 2008

Tempo di Meme

Memeritratto

Prendo parte al meme speditomi dalla fatina di Capoterra,Aiuolik

Nome: Edith Pilaff

Ti piace il tuo nome o vorresti averne un altro? Adoro il mio nome

Segno zodiacale:Extra Vergine

Cosa ti piace di più di te? Il cinismo

Cosa vorresti cambiare? La faccia di Berlusconi

Descriviti con 3 parole:Banshee,no frills,tottu succiu

La cosa più folle che hai fatto? Prendere la metropolitana con una vasca da bagno,poi abbondonata ad Oxford Street poiche' non passava tra le porte dell'autobus

Piatto preferito? Le orziadas

Qual è il tuo primo pensiero quando ti svegli? Una tazza di te'

Cos'è l'amore? L'arma piu' potente

Se fossi un animale saresti? Il porcospino

Cosa volevi fare da piccola? Raffaella Carra'

Canzone preferita? The man with the child in his eyes di Kate Bush

Film preferito? Edward Scissorhands-Tim Burton

Cartone animato preferito? South Park

Con chi faresti un viaggio da sogno? Con Pete Burns ed il silvio nazionale

Libro preferito:Troppo difficile scegliere:Pao Pao di Tondelli o Good to be God di Tibor Fischer

La cosa che rimpiangi di più? Il mare

Il regalo più bello che hai ricevuto? Come hanno detto altri,la vita

Ti piace il posto dove vivi? Si

L'oggetto che preferisci?Il mio "pani pintau" con le macchioline di zafferano

Stanza della casa preferita? Il soggiorno e la cucina.

La cosa più bella che ti è stata detta? "There's only you,i've killed all the others"

La libertà è...?Una dolce illusione

La cosa più brutta? L'odio

Serie tv preferita?League of gentlemen

I sentimenti bisogna tenerseli per sé? Dipende

Una cosa che detesti? La falsità,la corruzione dei "grandi uomini",che in realta' sono nanetti.

Hai mai odiato qualcuno?Mai

Una cosa che ami fare? Cucinare

Hai paura della morte? No,ma ho paura della sofferenza

Ti sei annoiata a rispondere a tutte queste domande? No

Questo e' tutto per ora.Passo il Meme a chiunque voglia cimentarsi.
Il prossimo appuntamento sara' mangereccio....
A' toute l'heure!

Sunday 12 October 2008

Il paninozzo della domenica


Oddio,un altra "non ricetta"!Ma si sa,la domenica e' fatta per stare in poltrona,guardarsi un bel filmone strappalacrime,e rimuginare sul significato dell'esistenza umana...
Il tutto condito da un bel paninozzo,magari seguito da una fettona di torta della famiglia (vedi post omonimo),che ormai anche il mio gatto sa fare.
Se poi non c'e' nessuno che mi vede,una lattina di Cherry Coke fa una magica apparizione ed il pomeriggio trash e' completo!
Ma veniamo al dunque.
Per fare il paninozzo della domenica procedete cosi:
Prendete una buona baguette,tagliatela e spalmatela con della maionese.
Quindi appoggiatevi una generosa manciata di foglie di crescione.
Create un altro strato con un uovo sodo tagliato a fette e poi aggiungete 2 fette
di bacon/pancetta grigliate o passate in padella (cuociono in un minuto).
Per finire cospargere senza parsimonia con funghi,precedentemente arrostiti,tagliati a sottili lamelle.
Chiudere la baguette,addentare,aprire la Cherry Coke e.....CHEERS!

Wednesday 8 October 2008

Cisra' con la zucca


Con questa ricetta avrei voluto partecipare alla simpatica iniziativa di SOLELUNA,
purtroppo la mia totale incapacita'(di creare i link)me lo ha impedito!
Eppure nel passato c'ero riuscita!
Ma veniamo alla ricettina,o forse ricettona,dato che e' stata preparata per un party
con 24 ospiti.
Cisra' e' una specialita' piemontese ed tradizionalmente veniva servita nel giorno dei morti (2 Novembre).La versione originale non contiene certo la zucca,spero di
non contrariare i puristi e gli amici piemontesi.
Nel Gran Dizionario della Gastronomia del Piemonte,Sandro Doglio racconta che questa zuppa veniva inoltre servita nella piazza principale delle citta' in occasione della Pentecoste.I ceci ,per quanto cio' possa sembrare blasfemo,rappresentano la Trinita'.
Ecco come fare un Cisra' con la zucca pantagruelico e se proprio non avete 23 persone da invitare a cena dovrete ridurre considerevolmente la quantita' degli ingredienti.
Vi serviranno:
3 kg di zucca,pelata e tagliata a tocchetti
750 gr. di patate,tagliate a tocchetti
750 gr' di cipolle,tagliate a listarelle
una verza di 800-850 gr.,anch'essa a listarelle
400 gr di pancetta,tagliata a tocchetti
Un barattolone di ceci da 2,6 Kg.(compreso il liquido in cui vengono tenuti i ceci)
circa 3 rametti di rosmarino
8 foglie di salvia
1 peperoncino rosso fresco,lungo 8-10 cm.
brodo vegetale o (come nel mio caso)acqua di cottura di vegetali.
sale,pepe,prezzemolo tritato
olio d'oliva
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1:Iniziate col far rosolare in abbondante olio d'oliva le cipolle e quando quest'ultime comincieranno ad "appassirsi",aggiungere il rosmarino e la salvia tritati ed il peperoncino.Continuare a soffriggere per 2 minuti.
2:A questo punto aggiungere le patate e la verza e continuare a cuocere fino a quando la verza cominciera' ad appassire.Aggiungere un poco di sale.
3:Versare nella pentola i ceci con il loro liquido,ed aggiungere brodo fino a quando
tutti vegetali saranno sommersi di circa 2cm.
Cuocere per circa 1 ora e 1/2 fino a quando patate e zucca comincieranno a sfaldarsi ed addensare il brodetto di cottura.
4:Mentre la zuppa cuoce passare brevemente la pancetta al forno ed aggiungere alla zuppa durante gli ultimi 15-20 minuti di cottura.Unire al tutto una generosa manciata di prezzemolo tritato e spegnere il fornello.
5:Aggiustare di sale e pepe e radunare l'orda affamata.
Buon Appetito!
P.S. Questo piatto e' ottimo anche il giorno dopo la sua preparazione

Tuesday 7 October 2008

Salmone al forno con rape,patate,creme fraiche ed aneto


Questa non e' una vera ricetta,ma un semplice "assemblaggio" di ingredienti.
Cio' nonostante,le papille non si lamentano....
Per ogni porzione ci sara' bisogno dei seguenti ingredienti:
180 gr. di filetto di salmone
100 gr. di fette di patate
60-70 gr. di rape (il peso indicato e' delle rape gia' cotte e sbucciate)
una cucchiaiata di creme fraiche
2-3 fronde di aneto
olio d'oliva
Metodo:
1:Passate le fette di patate in acqua bollente salata,ma lasciarle un poco al dente.
Scolarle e metterle da parte.
2:Mettere le rape (intere) a bollire in acqua leggermente salata.Una volta cotte,pelatele quando sono ancora tiepide,tagliatele e conditele con olio, sale,
pepe e dell'aneto sminuzzato.Un cucchiaio di succo d'arancio (dal frutto,evitate i succhi gia' pronti) e' un'ottima addizione.
3:A questo fare riscaldare un filino d'olio in una padella antiaderente e metterci il
salmone,salato e pepato,con la pelle a contatto con la padella.Lasciar cuocere per un paio di minutini di modo che la pelle diventi croccante.Quindi infornare in un forno pre-riscaldato a 200 gradi.Usando un altra padella,compiere la stessa operazione con le patate.
4:Il salmone sara' cotto in tempo brevissimo.Lasciate un colore rosato all'interno della polpa e il salmone sara' piu' succulento.
5:Mentre il salmone e le patate cuociono,aggiungete un pizzico di aneto tritato ed una "girata" di macinapepe alla creme fraiche.
6:Riscaldate brevissimamente le rape(sono ottime anche a temperatura ambiente)
ed impiattatele con le patate ed il salmone.Finire il piatto con la creme fraiche.

P.S. Nel caso l'aneto sia difficile da rintracciare,erba cipollina o dragoncello sono degli ottimi sostituti.
La creme fraiche puo' essere sostituita con un cucchiaio di mascarpone diluito con un goccio di limone.
Oltre alle classiche rape rosse ho usato anche la varieta' golden,dal colore piu' delicato.In realta' avevo anche ordinato la varieta' "candy" per via del loro aspetto spettacolare (sembrano dei lecca lecca,per via dei cerchi concentrici di diversi colori),ma il mio fruttivendolo mi ha tradita!
Buon appetito...

Saturday 4 October 2008

Gazpacho di finocchio


Il Gazpacho e' una delle poche specialita' spagnole che sia riuscita a varcare i
confini nazionali e diventare un "successo" internazionale.Eppure,fino a tempi relativamente recenti,la popolarita' del gazpacho e' rimasta circoscritta alla sua zona d'origine,l'Andalusia.
Secondo Alicia Rios e Lourdes March,infatti,il diffondersi del gazpacho nel territorio spagnolo fu dovuto alla moglie di Napoleone III,Eugenia de Montijo.
Nella sua forma piu' conosciuta,questa specialita' si puo' descrivere come un insalata liquida.E' quasi sempre servito ben freddo e gli ingredienti base sono quasi
sempre pomodori,pane,cetrioli e del buon olio d'oliva.
Le eccezioni non mancano:il gazpacho manchego e' servito caldo e spesso contiene coniglio,il gazpacho extremeno e' fatto col prosciutto e spesso non contiene pomodoro,il gazpacho de antequera contiene maionese.Esistono inoltre gazpachos bianchi(buonissimi)con mandorle ed uva.
I risultati sono decisamente superiori se si lavora a mano,ma in momenti di fretta e panico anche il frullatore,usato con tocco delicato,da dei buoni risultati.
Inoltre e' una buona idea prepararlo un giorno in anticipo,il sapore sara' piu' intenso.
Questa versione e' assolutamente non tradizionale,ma e' buona e rinfrescante.
Ingredienti:
2 finocchi grandicelli
1400 gr. di pomodori maturi
2 piccole cipolle
2 spicchi d'aglio
sale + pepe nero
2 cucchiai,o anche qualcosina di piu',di buon aceto
2 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di olio d'oliva
del basilico fresco
1/2 cetriolo,tagliato a piccoli cubetti
un cucchiaio raso di concentrato di pomodoro
circa un litro d'acqua (io tengo sempre l'acqua usata per bollire i vegetali.In questo caso ho usato dell'acqua che avevo usato per bollire dei fagiolini)
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1:Tagliare i pomodori a pezzettini
2:Tagliare i finocchi a piccolissimi cubetti e far sobbollire nell'acqua con un po'
di sale
3:Tritare le cipolle e far imbiondire nell'olio d'oliva.Aggiungere l'aglio(tritato)
ed il pepe e soffriggere per un altro minutino.Aggiungere i pomodori,il basilico
spezzettato ed il concentrato e soffriggere per circa 2 minuti .
4:Quindi aggiungere i finocchi con la loro acqua di cottura e far bollire per circa
20 minuti.
5:Raffreddare,aggiungere il cetriolo ed "aggiustare" con olio,aceto e limone.
Buon Appetito!

Saturday 23 August 2008

Yotam's fab carrot cake


Dedico questo post a tutti gli amanti delle torte di carote ed in particolare a
Dandoliva,che,come me,e' una fan di Ottolenghi e delle sue magnifiche creazioni.
Finalmente sono riuscita a mettere le grinfie sul desiderato tomo e devo dire che
non delude le aspettative.Ottolenghi-The cookbook e' zeppo di ricette intriganti,vibranti e golose.E' un libro scritto in un momento difficile,poiche'
Ottolenghi si stava espandendo durante la stesura del testo e i problemi "tecnici"
associati all'apertura di un nuovo ristorante a Londra sono micidiali.Il fatto che
allo stesso tempo Yotam Ottolenghi mandasse avanti (come tuttora) una rubrica settimanale di cucina per The Guardian e che abbia perso alcuni elementi chiave del
suo team,rende questo libro veramente speciale.
La ricetta che segue e' riportata cosi come e' nel libro ed e' la miglior torta di carote che abbia mai mangiato.
Ingredienti:
160 gr di farina
1/2 cucchiaino di lievito chimico
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 uovo grande
1 tuorlo
200 gr di olio di semi di girasole
270 gr di zucchero
50 gr di noci,tagliate non finissime
50 gr di farina di cocco
135 gr di carote,grattugiate non finissime
2 albumi
un pizzico di sale
1:Setacciare insieme la farina,il lievito chimico,il bicarbonato e le spezie
2:Sbattere leggermente con una forchetta l'uovo ed il tuorlo.
3:Mettere l'olio e lo zucchero nel Kitchen Aid/Kenwood e lavorare per un minuto
a velocita media.Quindi,a bassa velocita,aggiungere l'uovo edil tuorlo.
4:Aggiungere le noci,la noce di cocco,le carote e gli ingredienti setacciati.Non
mischiare eccessivamente.
5:Montare a neve gli albumi con il sale ed aggiungere,poco alla volta,all'impasto.
Versare in una tortiera da 20 cm precedentemente foderata con carta da forno e
infornare per circa un'ora a 170 gradi.
Per l'icing:
175 gr di cream cheese (io uso Philadelphia)
70 gr di burro
35 gr di zucchero a velo
25 gr di miele
30 gr di noci,tritate grossolanamente e leggermente tostate
1:Montare il cream cheese.Separatamente,montare il burro con lo zucchero a velo ed
il miele.
2:Amalgamare il cream cheese con la mistura di burro,spalmare sula torta e "spolverare" con le noci tritate.
Note:La ricetta qui riportata,come gia' detto,e' uguale a quella del libro.
Io ho messo una quantita' leggermente maggiore di spezie,poiche' le adoro.
Inoltre ho usato 150 gr di olio di semi e 50 gr di olio d'oliva.
Infine,anche se cio' non ha cosi tanta rilevanza,ho moltiplicato i quantitativi
per 1 volta e 1/2 ed ho usato una tortiera da 24 cm.

BUON APPETITO!

Friday 25 July 2008

Tortilla Gallega



Spero che imparero' ad usare la macchina digitale.Nel frattempo.....
E' un peccato che ogni qualvolta si finisca in un tapas bar o in un ristorante
simil-spagnolo l'unica tortilla sul menu e' la solita,conosciutissima versione con cipolle e patate.Buona,non ci sono dubbi,ma perche' ignorare le interessanti variazioni presenti in tutta la Spagna?Esistono varie tortillas con sapori piu'
complessi ed intriganti della "tortilla espanola",eppure,nonostante la facilita' d'esecuzione,e' raro che queste delizie ci vengano offerte nei ristoranti.Questa versione viene dalla Galicia,nel nord-ovest della Spagna.E'una regione famosa per le sue specialita' marinare,in particolare il polpo e i leggendari "zaburinos",capesante di minuscole dimensioni e dal sapore paradisiaco.
Le quantita' date sono per 8 persone,e,date le dimensioni,la cucino al forno.
Ad ognimodo,dimezzando le quantita',la ricetta puo' essere eseguita tranquillamente
sul fornello.
Ingredienti:
11 uova
5 gr. di sale marino,piu' 3 extra pizzichi per patate,cipolle e peperoni
270 gr di chorizo dulce,cotto al forno
370 gr di patate,tagliate a cubi,scottate in acqua bollente e poi passate al forno sino alla doratura
265 gr di cipolle a fettine,cotte lentamente con un po' d'olio,fino a quando appariranno quasi caramellate.
220 gr di peperoni arrosto,spellati e tagliati a listarelle.
N.B. Ho pesato gli ingredienti DOPO la cottura.
1:Sbattere per bene le uova con il sale
2:Scegliere un padellone(meglio se anti-aderente)che possa andare in forno.
Versarci un filo d'olio e riscaldare sul fornello,quindi mettere strati di patate,
cipolle,peperoni e chorizo(il chorizo dulce non e' facilmente rintracciabile e,
nonostante il nome,e' piuttosto piccante.E' perfettamente sostituibile con della
buona salsiccia fresca italiana ed un pizzico di peperoncino)
3:Versare le uova nella padella e lasciare un minutino sul fornello,giusto per far
rapprendere un poco il fondo.Quindi infornare per 10-15 min in forno caldo fino
a quando la tortilla sia "soda" e' dorata.
Buon appetito!

Sunday 6 July 2008

Caramel Shortbread

L
Esito un po' nel postare questa ricetta poiche' non ne sono interamente soddisfatta.
La ricetta mi e' arrivata via e-mail da Londra la settimana scorsa e cosi ho deciso
di mettermi all'opera e provarla.E' un po' troppo dolce per i miei gusti ma penso che con una tazza di te' all'inglese(con un po' di latte e senza zucchero),magari
non e' malvagio.
Perlomeno e' un occasione per presentare una preparazione non tanto conosciuta qui da noi.
Shortbread e' un tipo di biscotto particolarmente friabile ed e' considerato una specialita' della Scozia.In realta' esistono shortbread in tutto il Regno Unito,e
persino in Scozia ne esistono diverse versioni,
con delle paricolarita' legate all'area di produzione.,
Per esempio,il Balmoral shortbread e' leggermente salato,il Pitcaithly contiene mandorle e scorzetta d'arancio o cedro,il Dorset shortbread e' fatto con zucchero semi-grezzo,Ayrshire shortbread viene arricchito con tuorli d'uovo e panna e in alcune parti del Lancashire viene speziato con il carvi,un tipo di cumino.
La forma piu' antica,che secondo Dorothy Hartley risale perlomeno al dodicesimo secolo,e' quella triangolare;in tal caso i biscotti vengono denominati "Petticoat tails".Gli shortbread rettangolari,di origine piu' recente,sono invece chiamati "fingers".Questi biscotti hanno inoltre la particolarita'(in genere)di essere "marcati" prima di essere infornati.Tali segni,fatti con un coltello ad intervalli regolari,sono detti "tallys".Il loro scopo e' quello di facilitare la
divisione dei biscotti,da tagliare ancora caldi.
Questa e' la ricetta per una teglia(27 cm x 37 cm)di Caramel shortbread e produce circa 20 fingers:
1 lattina da 397 gr. di latte condensato
260 gr di burro,a temperatura ambiente
150 gr di zucchero
150 gr di amido di mais
300 gr di farina
un pizzico di sale
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1:Far bollire per due ore la lattina di latte condensato.Aspettare che la lattina
sia completamente fredda prima di aprirla.
2:Nel frattanto ,montare il burro con lo zucchero fino a quando sara' spumoso.
3:Quindi mischiare la farina,l'amido ed il sale ed aggiungerli al burro+zucchero
4:Coprire il fondo della teglia con della carta da forno e stenderci circa 2/3
del shortbread.Cercare di ottenere uno strato piuttosto sottile.
5:Spalmare il contenuto della lattina sulla base di shortbread.Quindi sbriciolare il
rimanente shortbread sul latte caramellato.L'effetto sara' molto simile ad un
crumble.
6:Infornare a 175 gradi per circa 25 minuti.Dopodiche'lasciar raffreddare per 5
minuti e tagliare i fingers.
Buon Appetito!

Saturday 5 July 2008

Peperone,che passione!


Con la calura estiva diventa quasi una necessita' cucinare piu' leggero,con poche "preparazioni e salamecchi",per poter poi correre al mare.
Questo e' uno sfizio ideato proprio per i momenti afosi e si puo' preparare con
facilita' assoluta.La semplicita' puo' essere ingannevole,questo e' un piattino
godurioso!Le quantita' date sono per una persona.
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Peperone arrosto con tonno,pomodorini di Pula e capperi di Salina*

Prendete un peperone di media grandezza,ungetelo leggermente e mettetelo in una teglietta/pirofila in forno a calore medio/alto fino a quando le pelle
comincera' ad apparire bruciacchiata ed il peperone sara' tenero.
A questo punto togliete il peperone dal forno e mettetelo in un pentolino con il coperchio.Lasciate riposare per 10 minuti circa quindi spellate il peperone,apritelo
e togliete i semi.Salate e pepate.
Quindi cospargetelo con poco meno di mezza scatoletta di buon tonno sott'olio(scolato),due pomodorini,5 o 6 capperi e due foglioline di prezzemolo tritato.
Infine condite con dell'olio d'oliva extra vergine ed un filino di aceto balsamico.
Voila'!
*Poiche' i capperi sardi godono di un ottima fama,la mia famiglia mi ha quasi diseredata per avere usato i capperi di Salina.Ma ehi,una volta comprati dovro' pure usarli.......

Sunday 22 June 2008

Spinach parathas



Durante i miei anni londinesi ho imparato ad apprezzare la cucina indiana.
In comune con la cucina italiana c'e' lo spiccato carattere regionale e la
tendenza ad essere clamorosamente abusata e fraintesa una volta varcati i confini nazionali.
Una delle cose che piu' colpisce della gastronomia indiana e' il pane:azzimo,piatto e
spesso austero.
Pero' quando a tavola sta accanto a piatti come Rogan Josh,Korma ed i vari Byriani e
Dopiaza tutto si spiega e si creano quegli straordinari equilibri cosi tipici nel mondo indiano.Il chapati,una specie di ''piadina ''integrale,e' probabilmente il pane
piu' diffuso e conosciuto.Il paratha e' un suo parente stretto e,nella sua forma piu' semplice, si differenzia dal chapati per la quantita' di ghee contenuta e la lavorazione,che richiede piu' di una ''rollatura''.E' anche un pane che indica,o per lo meno indicava,un ceto piu' abbiente,dato il costo piu' elevato rispetto al chapati(oggigiorno queste distinzioni si vanno affievolendo,ma l'India rimane una nazione basata sulla classe sociale).
Esiste un'infinita' di Parathas ripieni.Questi con gli spinaci,cosi come quelli con le patate,sono tra i piu' conosciuti.
Per tutta una serie di ragioni la mia versione e' un poco blasfema ed ancora una volta chiedo perdono!(E' impossibile trovare la farina ''atta'' in Sardegna e,contrariamente alle apparenze, la farina integrale non e' proprio la stessa cosa).
Anyway.....
Ingredienti per l'impasto:
120 gr di farina integrale
40 gr di farina 00
120-130 gr di acqua
2 pizzichi di sale
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Ingredienti per il ripieno:
60 gr di spinaci tagliati a listarelle
un pizzico di asafoetida
1 cucchiaino di semi di comino
1/2 cucchiaino di peperoncino secco
un pizzico di sale
1/2 cucchiaio d'olio
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1:amalgamare tutti gli ingredienti dell'impasto fino ad ottenere una palla morbida e
liscia.Lasciar riposare per 15 minuti.
2:Friggere brevissimamente nell'olio l'asafoetida,comino e peperoncino.
aggiungere gli spinaci e cuocere per 3-4 minuti assicurandovi che non rimanga
liquido nella padella.Raffreddare.
3:Dividere l'impasto in 6 parti uguali.Spolverare con farina integrale e stendere
in cerchi di circa 5 cm di diametro.
4:dividere il ripieno in 6 parti uguali e riporlo al centro dei cerchi.Chiudere la
pasta assicurandosi che non rimanga aria all'interno.Far riposare per 5-8 minuti.
5:Stendere i parathas con attenzione e cuocerli su una padella ben calda e appena
unta,girandoli di tanto in tanto.
P.S. I parathas vengono tradizionalmente cotti in una padella leggermente concava
detta "tava",ma la vera curiosita' e' il fatto che vengono stesi con uno
speciale mattarello le cui estremita' hanno un diametro minore del centro.
Questo consente (alle cuoche piu' abili,oserei dire)di far ruotare i parathas
senza toccarli con le mani.
Al di la' di questi virtuosismi (non necessari) i parathas sono facili da fare
e molto,molto buoni......

Saturday 14 June 2008

Un bicchiere di couscous


Con l'arrivo del tepore estivo e' scomparsa la voglia di pasta al forno,e,nel disperato tentativo di apparire umana in costume da bagno mi dedico alle insalate.
Questa insalata di couscous e' quanto di piu' blasfemo ci sia,ma rimane la mia maniera preferita di mangiare questo piatto.
Il couscous e' una specialita' di origine nord-africana e non e' un caso che in Italia abbia raggiunto popolarita' in Siciia e Sardegna,le regioni piu' vicine al continente africano.Persino nei Paesi arabi,dove e' comunque diffuso,e' conosciuto come ''moghrabiyyeh''(piatto del nord-africa).
La varieta' piu' comune e' chiamata seksu/suksu che significa ben appallotolato,in riferimento alla tecnica usata per farlo,che e' la stessa usata per la fregola sarda.
Si dice anche che suksu sia una parola onomatopeica e che si riferisce al suono dell'acqua che bolle nella couscoussiere.Ho ''ascoltato'' la mia couscoussiere varie volte e devo dire ci vuole un bel po' di immaginazione per sentire tale suono!
La varieta' piu' grossa e' chiamata Berkukes o mhammsa (a volte chiamato couscous israeliano)e quella superfine,spesso usata per i couscous dolci, e' chiamata seffa o mesfuf.Il couscous viene fatto anche con altri cereali e forse vale la pena menzionare che in alcune regioni del Marocco e dell'Algeria i couscous d'orzo(abelbul)e di granoturco (abaddaz)sono popolari almeno quanto la varieta ''regular''.
E' difficile stabilire con esatezza quando il couscous sia apparso in Europa ma
sicuramente esisteva gia' in Provenza attorno al 1630.
Oggigiorno la varieta' istantanea e' diventata popolarissima,ed e' quella che uso per questa ricetta.
Ingredienti:
500 gr di couscous istantaneo
500 gr di acqua bollente
12 gr di sale
500 gr di pomodorini di Pula o Pachino
380 gr di cetriolo
100 gr di cipolla rossa
3 cucchiaioni di ceci in scatola,ben scolati
menta,basilico e prezzemolo
55 gr di olio d'oliva
25gr di succo di limone
1 grossa melanzana,tagliata in 6 ''spicchi'' e cotta al forno.
------------------------------------------------
1:Mettete il couscous in una ciotola capiente.Dissolvete il sale nell'acqua bollente
e versate sul couscous.Coprite con pellicola trasparente.
2:Nel frattanto preparate i vegetali.Tagliate i pomodorini a meta',il cetriolo a tocchetti,la melanzana a pezzettoni,la cipolla a fettine sottilissime.Se quest'ultima fosse piuttosto forte,mettete le fettine a mollo in acqua fredda,cambiando l'acqua ogni 10 minuti.Tritate le erbe.
3:Sgranate per bene il couscous con la punta delle dita.Una volta che il couscous sara' freddo aggiungete l'olio d'oliva ed il succo di limone.Mescolate.
4:Aggiungete il resto degli ingredienti e date qualche girata di macinapepe.
Se necessario,aggiustate di sale.

E' ottimo anche il giorno dopo e al mare e' una buona alternativa al solito paninozzo!

Thursday 5 June 2008

Upside down apricot cake



Le torte ''rovesciate'' sono piuttosto comuni nella pasticceria anglosassone.Sono di provenienza americana e originariamente venivano fatte in tortiere col fondo leggermente
concavo.La piu' famosa e' senz'altro la Pineapple Upside Down cake,che ha una straordinaria apparenza ''anni 70'',con anelli di ananas e ciliegie candite nel mezzo.Negli Stati Uniti sono parte della cultura popolare,in un vecchio film di Disney c'e' perfino un'ode alla Upside Down Cake.
Questa versione con le albicocche e' semplice e molto gradevole.Le quantita' sono per
una tortiera con cerniera da 24 cm.
Ingredienti:
45 gr. di zucchero semi-grezzo (light brown sugar)
45 gr di burro
10-11 albicocche,tagliate a meta' (non so perche',ma ho sempre ottenuto risultati
migliori con albicocche sciroppate in barattolo)
225 gr di burro
225 gr di zucchero
1 pizzico di sale
3 uova di media grandezza
la buccia grattuggiata di un grande limone
185 ml di latte
300 gr di farina
2 cucchiaini colmi di lievito chimico
------------------------------------
1:Preriscaldare il forno a 180 gradi.Foderare la tortiera con carta da forno.
Montare lo zucchero semi-grezzo con i 45 gr di burro e spalmare il composto sul cerchio di carta da forno che sta sul fondo della tortiera.Disporre le albicocche
sul composto di zucchero e burro.
2:Montare lo zucchero ''regular'' con burro e sale ed aggiungere le uova una alla volta.Mischiare la farina con il lievito chimico e la buccia del limone.
3:Quindi aggiungere poco alla volta alla ''crema'' di burro e zucchero(alternandoli)
latte e farina.
4:Versare sulle albicocche ed infornare per 40-45 min,o fino a quando uno stecchino inserito nela parte centrale della torta risultera' asciutto.Lasciare raffreddare per
20-30 minuti prima di capovolgere su un piatto ed infine glassare ulteriormente la torta con 45-55 gr di marmellata di albicocche,sciolta in un pentolino con un cucchiaio d'acqua
Buon Appetito!

Saturday 31 May 2008

La pasta 'ncaciata




Dopo alcune escursioni nell'esotico e' spuntato un desiderio atavico di pasta al forno e devo dirvi che,da brava sarda,mi sono leccata i baffetti.La scelta e' caduta
sulla mitica 'ncaciata,uno scrigno di melanzane ripieno di lussuria e peccato.L'accoppiamento pasta/melanzane fa pensare subito alla Sicilia,basti pensare alla famosa ''Norma'' catanese.La pasta 'ncaciata,pur essendo presente in tutta l'isola,e' legata in particolare a Messina e provincia.Come spesso accade nella cucina siciliana le sue origini sono probabilmente arabe.Difatti il nome 'ncaciata avrebbe la stessa etimologia della cassata,la parola araba qashatah (contenitore/ciotola circolare).
Premetto che esistono svariate versioni di questa ricetta.Questa e' leggermente meno ricca di altre, ma non cosi minimalista come quella che pubblico' Giorgio Locatelli
nell'Indipendent (niente uova e niente carne nel suo caso).
E' un piatto celebre:Camilleri lo menziona in diversi suoi libri,il poeta/cantante messinese Gianni Argurio ha messo la ricetta in versi ed il 30 marzo scorso a Termini Imerese e' stata dedicata una sagra a questo magnifico piatto.
Questo e' il metodo:
1:imburrate una tortiera a cerniera di 28 cm. e ''rivestitela'' con una mistura di pane grattuggiato e parmigiano
2:friggete o infornate (io le ho fatte al forno) delle fette di melanzane tagliate nel senso della lunghezza ed adagiatele nella tortiera ricoprendo tutto il fondo e i lati ed assicurandovi che un po' di melanzana fuoriesca dai bordi.Ricordatevi di lasciare da parte delle fette per poi poter ricoprire la parte superiore.
3:riempire la tortiera con 750 gr di sedani/penne cotti in abbondante acqua salata, lasciati abbastanza al dente e mischiati con 2 mestoloni di salsa di pomodoro,250 gr di mozzarella di bufala (si puo' usare primosale,caciocavallo,scamorza),4 salsiccie di qualita,cotte e tagliate a pezzettoni,4 uova sode tagliate,una bella manciata di parmigiano,sale,pepe e nel caso ve ne fossero rimaste,listarelle di melanzane.
4:ricoprire il tutto con fette di melanzane e dare una generosa spolverata di pane grattuggiato e parmigiano.Infornare a 180 gradi per 45 minuti circa.
Far raffreddare per 10 minuti (sara' piu' facile da tagliare,ed anche piu' gustosa)e
servire con extra salsa di pomodoro.
Buon appetito!
Questa ricetta partecipa alla bella iniziativa "Abbecedario culinario" della Trattoria Muvara,iniziativa al momento ospite di Fragoliva.

Thursday 29 May 2008

Bedtime reading:The Cheese Room by Patricia Michelson


La cucina e' fatta soprattutto di manualita',segreti tramandati attraverso generazioni,esperimenti ai fornelli,ricette di amici.
Ciononostante i libri rimangono strumenti preziosi e spesso ci regalano storie e curiosita' nascoste delle ricette che cuciniamo regolarmente o addirittura ci aprono porte che danno su cucine lontane,per noi esotiche ed inusuali.
Ho pensato fosse giusto,di tanto in tanto,segnalare libri di cucina a me cari,sono i miei compagni di nottate insonni!
Un libro per me speciale e' The Cheese Room di Patricia Michelson (Penguin Books 2001).E' un libro scritto con passione e mestiere e l'autrice e' un'eroina della scena gastronomica londinese.Nel 1991,nel mezzo di una recessione tra le piu' severe
mai sofferte nel Regno Unito,la Signora Michelson decise di cominciare un business
di importazione e rivendita di formaggi ''di classe''ad Highbury Park.A quei tempi abitavo ad un tiro di schioppo ed ammetto che pensai che il negozio avrebbe fatto bancarotta nel giro di un anno.Nel frattempo pero' diventai subito una cliente e non
ci volle molto a capire che il negozio di Mrs. Michelson era un posto decisamente speciale.Oggigiorno La Fromagerie e' considerato uno dei negozi di formaggio migliori in tutto il Regno Unito e' al negozio originale si e' unito quello nuovo di
Moxon St. a Marylebone.E' uno dei pochissimi negozi ad avere un vero 'affineur' che si prende cura dei formaggi.
The Cheese Room e' zeppo di ricette interessanti ed e' un piacere notare tante cosette italiane,per lo meno nello spirito (zuppa di fave e ceci con scamorza affumicata,torta di ricotta,zuppa di cipolle alla veneziana,un paragrafo su come fare lo squaquerone e il mascarpone a casa).Super intriganti poi,i brownies fatti con il formaggio caprino,le muffins col formaggio affumicato e il granoturco,il sorbetto di latte col timo.Ed infine resoconti dettagliati dei viaggi in Spagna,Irlanda ed Emilia Romagna fatti per trovare i formaggi migliori.L'amore ed il rispetto per i prodotti italiani cosi evidente nel libro si traducono in realta' nel negozio di Moxon Street:Pagnotte pugliesi di semola rimacinata,nocciole piemontesi,gianduiotti,canestrelli,clementine candite calabresi,olive taggiasche,speck,bresaola,mocetta,guanciale di cinta senese e quelle pesche favolose che io chiamo spaccarelle ma il cui vero nome e' saturnia.Tutto cio' tralasciando i formaggi......
La Fromagerie 30 Highbury Park N5 2AA o 2-6 Moxon St.W1U 4EW
A presto,Edith

Sunday 25 May 2008

grazie

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Un ringraziamento di cuore a http://quelfottutobianconiglio.blogspot.com/ di C'era una volta ma adesso non c'e' piu' per avermi assegnato un premio che proprio non mi merito.Lo passo subito a chi lo merita piu' di me
e nel farlo vi ricordo brevemente il regolamento:
1:Bisogna inserire il banner
2:Bisogna linkare il blog che vi ha dato il meme
3:Bisogna linkare altri 6 blog (la cifra e' flessibile) meritevoli del premio e
spiegare perche' si da il premio.Un blog puo' essere premiato piu' volte
4:Ogni vincitore potra' mettere il banner con la coppa a lato del suo blog.
Detto cio' vorrei subito passare la coppa a:
Dandoliva,blogger extraordinaire e top foodie.Seguo il suo blog da tanto e Danda e' colei che
mi ha ispirato ad aprire un angolino dove parlare di cucina.
Trattoria Muvara,la migliore trattoria online.Uncle Pigor e Aiuolik sono i miei supereroi preferiti
e a Villa Cobolda c'e' sempre gioia,allegria ed un pizzico di anarchia.In quelle cucine c'e' lo spirito
di John Belushi..
Fico,Uva e Babette,una perfetta famigliola di foodies.Il loro blog e' sempre molto interessante
e gli avatar sono the cutest thing!
La settimana gastronomica,perche' proprio non riesco a resistere a quel senso dell'umorismo e
a tutte quelle ricette col pane carasau!
Elena,perche' nella cucina di Ely c'e' sempre posto per tutti e per i preziosi consigli sul sambuco.
Grazie.
Pippi,perche' il suo polpo con patate e le sue linguine col ragu' di triglie mi fanno sempre sognare!
Un salutone a tutti,al prossimo post.....

Friday 23 May 2008

Honey cake


Ovvero la risposta anglosassone ai mitici pain d'epices francesi.Una torta semplice,ottima per colazione e altrettanto buona per il te' delle cinque.Per fare questa torta necessitano uno stampo da plumcake (26 cm x 11 e 1/2 cm) ed i seguenti ingredienti:
120 gr. di miele,appena riscaldato
337 gr. di farina
1 +1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1 +1/2 cucchiaino di cannella
1 +1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale
120 gr. di zucchero
buccia grattuggiata di 1+1/2 limone
buccia grattuggiata di 1+1/2 arancia
170 gr. di burro
1 + 1/2 uova(grandi)
1 cucchiaio o 2 di latte.
(Spesso e volentieri metto anche una manciatina di semi di anice ''pestati'',ma non sono previsti nella ricetta originale)
-------------------------------
1:Setacciate insieme la farina,lo zenzero,la cannella,il bicarbonato ed il sale.Quindi aggiungete le
bucce d'arancia e limone e lo zucchero.
2:Ora aggiungete il burro,freddo e tagliato a cubetti,e fate un sable' sfregando con la punta delle
dita o,se siete di fretta, con la ''kappa'' del Kenwood/Kitchen Aid etc.Il risultato dovra'
ricordarvi la sabbia della vostra spiaggia preferita..
3:A questo punto aggiungete uova,il miele caldo ed il latte.Versate il tutto nello stampo che
avrete precedentemente ''foderato'' con carta da forno ed infornate a 170 gradi per circa 40
minuti.
4:Fate raffreddare un po' e procedete con l'icing.Mischiate 175 gr. di zucchero a velo con un
cucchiaio di succo di limone ed un cucchiaio di miele.Versate generosamente sulla torta.
Se gradito,decorate con un poco di buccia di limone grattuggiata o con hundreds and thousands
(traggera).
Buon Appetito!

Fulvar,ola watana ana batatya chi bhaji



Il nome di questa ricetta e' ,ehm,quite a mouthful.Un caro amico era solito dire che,se digitando su Google il nome di una pietanza non si avesse nessun riscontro,allora si aveva tra le mani una
''chicca'' o una ricetta immaginaria.Mi piace pensare che questa sia una ricetta immaginaria,come il ''Cane alla Betty''(ho italianizzato un po' il nome) che suscito' ondate di orrore qualche anno fa a
Londra(e anche qualche risata perversa,chi conosce la ricetta sapra' di cosa parlo).Ma bando alle
divagazioni e torniamo alla nostra ricettina.Per fare questo stufatino serviranno:
1/2 cucchiaino di asafoetida
1 cucchiaino di semi di senape neri
10-12 foglioline di curry
2 peperoncini verdi
foglie di coriandolo
1 pizzico di zucchero + sale quanto basta
75 ml. d'acqua
350 gr. di cavolfiore
230 gr. di patate
125 gr di piselli surgelati
60-70 gr di olio di semi
40 gr di noce di cocco(fresca)grattuggiata
-------------------------------------------
1:fate riscaldare l'olio aggiungete l'asafoetida.Fate soffriggere per qualche secondo,quindi aggiungete i semi di senape nera e continuate la cottura per qualche secondo fino a quando i semini cominceranno a scoppiettare.A questo punto mettete le foglioline di curry e mischiate
velocemente.E' vitale che questi passaggi iniziali vengano eseguiti celermente,la delicatezza
di questo piatto (ed in genere di tantissime specialita' indiane) dipende proprio dall'ordine e dalla cura con cui si soffriggono le spezie.
2:Aggiungete i peperoncini verdi tritati,l'asafoetida,le patate tagliate a cubetti,i piselli ed il cavolfiore a pezzetti.Soffriggere per 2 minuti.
3:Aggiungere il sale,lo zucchero e l'acqua.Appena l'acqua comincera' a bollire coprite il tutto con un coperchio e cucinate fino a quando le patate saranno tenere (15 minuti circa).
4:Spegnete il fornello,cospargete la pietanza con la noce di cocco grattuggiata e le foglie di coriandolo tritate.Rigirare con un cucchiaio di legno e...voila'
P.S. Sto pensando ad una connessione Indo-Sarda qui.L'asafoetida e' una spezia dall'odorino un po' nauseabondo (i francesi la chiamano merde du diable) ed e' tipica della cucina indiana. Si
ricava da un tipo di ferula,una pianta delle Ombrellifere.Non so se la specie in questione cresca in
Sardegna,pero la ferula cresce in abbondanza nell'isola.E se si potesse produrre in terra sarda?
Abbiamo gia' La Saporita,perche' no La Pudescia?
A toute l'heure,
Edith

Friday 16 May 2008

Eton Mess


Esito un poco nel postare questa ricetta poiche' e' incredibilmente simile alle meringhe con nocciole,panna e lamponi postate recentemente.Ma e' difficile ignorare un dessert con un nome
cosi' delizioso(traducibile con ''il casino di Eton'',anche se cio' e' un po' dibattuto).
Inoltre e' un caposaldo della pasticceria ''posh'' britannica,ed infine (ragione non trascurabile)
questo post mi da l' occasione di esternare la mia frustrazione riguardo a cio' che oggigiorno ci viene venduto come fragole.Eton Mess e' un dolce la cui origine e' legata all'omonima cittadina universitaria e veniva tradizionalmente servito l'ultimo mercoledi di maggio.La leggenda dice che un cane decise di ''sedersi'' sopra un cestino di meringhe preparate per un picnic e cosi nacque questo dolce.In realta' molti gourmands sono inclini a credere che i ''posh toffs'' di Eton si facessero mandare le meringhe dalle famiglie.Le meringhe erano solite arrivare ridotte a pezzi
e quindi l'ingegno universitario creo' l'Eton Mess.E' un dessert semplice,con pochissimi ingredienti.In questo caso la qualita' degli ingredienti e' molto importante per cui due paroline riguardo alle fragole sono di rigore.
Non illudiamoci che cio' che ci passa il supermercato e spesso anche il mercatino siano fragole.
Qualche mente malvagia ha deciso,tempo fa,di propinarci questi strani cloni dal sapore vago e
distante.Una cara amica ed io le chiamiamo ''le polistirole'',e le evitiamo come la peste.
Per chi riesce a trovarle (e a pagarle),gariguette,plougastel,mara de bois e la nostra Ortona
sono le varieta' piu' adatte.Se,in casi disperati,si dovessero usare le polistirole,fatele macerare per un oretta con un po' di zucchero e limone.Saranno piu' sopportabili.
Ingredienti:
meringhe
fragole
panna
----------------
1:Per le meringhe,pesate gli albumi e poi pesate una quantita' doppia (rispetto agli albumi) di
zucchero.Procedete come indicato nella ricetta per le meringhe alla nocciola.
2:Mondate e dimezzate le fragole.Montate la panna,lasciandola molto morbida.Rompete le
meringhe,a pezzi non troppo piccoli.
3:Preparate un coulis frullando delle fragole con un cucchiaino di zucchero a velo.
4:Amalgamate gli ingredienti molto gentilmente e versate nei bicchieri,magari decorando con
delle fragole che avrete tenuto da parte.
Il coulis non e' previsto nella ricetta originale,pero' ve lo consiglio.
Si tratta di una ricetta dove le quantita' non sono importanti,fate tranquillamente a occhio e a
gusto.Per pura curiosita' per ogni bicchierozzo ho usato 25 gr di meringa,8 fragole,80 gr di
panna e 2 cucchiai di coulis.
Per concludere:lavare le fragole e' un tabu',se proprio dovete,usate un buon bicchiere di Chablis
A toute l'heure......

Saturday 10 May 2008

Ekoori



Innanzitutto vorrei chiedere perdono per le foto,qualcosa mi dice che non saro' mai
Cecil Beaton.Ekoori non e' altro che un semplice piatto di uova strapazzate e speziate.
E' una specialita' tipica dei Parsee,anche noti come ''the indian Jews'',per via della loro sfortunata storia e del loro esodo dalla terra madre.In questa ricetta ho usato peperoncino rosso secco,ma
in realta' la ricetta tradizionale viene fatta col peperoncino verde fresco,spero i puristi chiudano un occhio.
Ingredienti:
45 gr. di burro o ghee
80 gr di cipolla,tagliata a listarelle sottili
10 gr di zenzero fresco,tritato finemente
1/2 cucchiaino di peperoncino rosso secco
1/2 cucchiaino scarso di curcuma
un pizzico di semi di comino
4 uova
sale
Per finire il piatto:
pomodorini
foglie di coriandolo
----------------------
1:cuocere la cipolla nel burro a fiamma bassa fino a quando la cipolla non cominciera' a
caramellarsi.Quindi aggiungere un pizzico di sale e lo zenzero e cuntinuare a soffriggere per 3
minuti circa.
2:aggiungere il peperoncino,il curcuma ed i semi di comino e continuare la cottura per un altro
minutino.
3:sbattere le uova in una ciotola con un generoso pizzico di sale e versare sulla miscela
cipolla/spezie.Rimescolare con un cucchiaio di legno fino a quando le uova non avranno
acquisito la densita' da voi preferita.
4:versare in un piatto,ricoprire con pomodorini precedentemente tagliati e conditi e foglie
di coriandolo.
Se servito con un pezzettone di naan,o in mancanza di naan,toast, queste quantita' sono
sufficienti per due persone.Buon Appetito!

Wednesday 7 May 2008

torta della famiglia


Questa e' una torta che mi ha sempre salvato in situazioni dove il tempo regnava tiranno.
In 5 minuti e' pronta da mettere in forno!
Ingredienti:
175 gr di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito per dolci
50 gr di polenta
225 gr di zucchero
225 ml di olio d'oliva (io uso extra vergine)
4 uova
il succo e la buccia grattuggiata di un arancio e di un limone
(per chi puo' procurarsele due arance di Siviglia vanno ancora meglio)
-------------------------------------------
1:Foderate uno stampo da plumcake (26 cm x 11 1/2 cm) con carta da forno.
Fate riscaldare il forno a 170 gradi.
2:Sbattete le uova con una forchetta ed aggiungete tutti gli altri ingredienti,amalgamando
brevemente.Versate nello stampo e infornate fino a quando uno stecchino infilzato nella torta
non risultera' asciutto.
Buon Appetito!

Saturday 3 May 2008

Arooq


Queste semplici crocchette di pollo sono di origine irachena.Pero' per via dell'emigrazione di
vari clan familiari,si sono evolute in un piatto dalle caratteristiche decisamente indiane.
Ingredienti:
450 gr di carne di pollo macinata
1/2 cucchiaino di curcuma
5 o 6 cipollotti,tagliati a rondelle
(la ricetta originale ne prevedeva solo 3)
1 cucchiaino di peperoncino secco
4 o 5 gr di sale marino
2 uova
20-25 gr di farina
-------------------
1:Mischiate tutti gli ingredienti insieme,assicurandovi che il tutto sia ben amalgamato.
2:Riscaldate dell'olio di semi in una padella.L'olio dovra' avere una profondita' di circa 5cm.
3:Una volta che l'olio sara' ben caldo,versateci le crocchette,che otterrete facilmente formandole
con due cucchiai.
4:Friggete fino a doratura,asciugate su carta assorbente e spruzzate generosamente con succo di
limone prima di servire.
Buon appetito

Wednesday 30 April 2008

Meringhe alla nocciola,panna e lamponi



Le meringhe sono sempre state una mia passione,anche se negli anni il gusto e'
cambiato e cio' che preferisco adesso e' ben diverso dai ''bianchittus'' della mia infanzia.
Infatti ho una piccola''' tendenza'' a cuocere le meringhe per svariate ore,fino a quando non
si siano seccate completamente.Adoro il contrasto della meringa croccantissima con la
panna appena montata e l'acidulo dei lamponi si oppone coraggiosamente alla straordinaria
quantita' di zucchero contenuta in questi dolci.
Ingredienti:
Albumi
Zucchero
pizzico di sale.
nocciole
-----------
Per accompagnare:
panna
lamponi
acqua e zucchero
1:Pesate gli albumi,dopodiche' pesate una quantita' doppia di zucchero.
2:Azionate le fruste elettriche/kenwood/kitchen aid e cominciate a montare gli albumi.
Mettete il sale e quando gli albumi cominceranno a diventare bianchi e schiumosi
cominciate ad aggiungere lo zucchero,un cucchiaio alla volta.
All'inizio dell'operazione un po di cautela e' necessaria,un po' come quando si inizia a versare
l'olio nel fare la maionese.
3:Continuate fino ad esaurimento dello zucchero,mantenendo le fruste ad una velocita' sostenuta
Il risultato sara' una neve fermissima e quasi lucida.
4:A questo punto aggiungete le nocciole,che avrete precedentemente tostato e tritato
grossolanamente (quantita' a piacere).
Assicuratevi che le nocciole siano completamente fredde prima di aggiungerle alla meringa.
5:Mescolate molto delicatamente e,con due cucchiaioni giganti,fate delle quenelles grossolane
che andranno su una leccarda con carta da forno.
Infornate a 100-110 gradi fino a quando non si seccheranno completamente.
6:Ora organizzate panna e lamponi.Mettete da parte i lamponi che lascerete interi,e con quelli
che vi rimangono preparate un coulis: versateci sopra una quantita' minima di acqua e
zucchero,frullateli e passateli al colino.Se il coulis fosse troppo dolce potete aggiungere una
spruzzata di succo di limone.
7:Montate la panna,che pero' deve' rimanere sofficissima,sbriciolate le meringhe ed aggiungete
due cucchiai di coulis per porzione.Amalgamate delicatamente,versate nei piatti e decorate con
i lamponi interi

Saturday 26 April 2008

Chocolate loaf cake


Nel mio giro di amici questa torta ha l'affettuoso nomignolo di ''Magic chocolate cake''.

Considerato che si tratta di una torta al cioccolato che contiene piu' acqua che cioccolato,

penso che il nickname sia ampiamente meritato.E' ottima con te o caffe',ma con l'aggiunta di panna montata ed una manciatina di lamponi si trasforma in un full blown dessert.

Ingredienti:

225 gr. di burro a temperatura ambiente

375 gr di zucchero muscovado

2 uova grandi,sbattute

100 gr. di buon cioccolato,squagliato a bagnomaria

2oo gr. di farina

1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

240 ml. di acqua bollente

----------------------------

1:Foderate uno stampo da plum cake con della carta da forno.

Pre-riscaldate il forno a 185 gradi.

2:Montate il burro e lo zucchero.All'inizio dell'operazione il colore sara' un
bellissimo marron intenso,quasi come il toffee.
3:Aggiungete le uova e continuate a montare,l'impasto si schiarira' notevolmente.
4:Aggiungete il cioccolato fuso.Amalgamate,ma non montate.Questa fase e' importante.
5:Mischiate la farina con il bicarbonato ed aggiungetela alla miscela di cioccolato poco
alla volta,alternandola con l'acqua bollente.
6:Otterrete una miscela piuttosto liquida,ma cio' non dovra' destare preoccupazioni.
Versate il tutto nello stampo ed infornate.
7:Cuocete a 185 gradi per i primi 25-30 min.,quindi abbassate la temperatura del forno
a 170 gradi e continuate la cottura per circa 15 min.
Fate sfreddare su una gratella.Tuck in..






Wednesday 23 April 2008

Biscottini alle noci

Ringrazio di cuore Shara di Cookaround per aver ''riportato a galla'' questa ottima ricetta di
Robert Carrier.Carrier e' stato una figura leggendaria della gastronomia britannica e pur non
essendo un vero ''Brit'' era noto per la sua eccentricita' e per il suo charm.
E' deceduto 2 anni fa e questo vuole essere un tributo al suo talento e alla sua creativita'.
Spero solo che,guardandomi da lassu',non si arrabbi troppo dato che ho alterato
leggerissimamente la sua ricetta originale.
Ingredienti:
220 gr. di farina
112 gr di zucchero
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella
2 cucchiaini di caffe solubile
225 gr. di burro,tagliato a cubetti
225 gr. di noci,tritate finemente

1:Mettete i primi 6 ingredienti nel robot e mischiate fino a quando cominciera' a formarsi una
pasta,ma togliete la pasta dal robot prima che si formi una palla compatta e ''compattatela'' a
mano.
2:Fate tante palline,dimensioni biglie,per intenderci,e fatele rotolare nelle noci tritate.Queste
ultime aderiranno alla pasta formando una deliziosa crosticina.
3:Ponete le palline in una leccarda con carta da forno,non troppo vicine l'una con l'altra.
4:Immergete un cucchiaio in una ciotola d'acqua e poi in una tazza di zucchero e appiatitte i
biscotti.Quindi aggiungete sopra i biscotti una spolveratina di granella di noci (ne sara' rimasta
un po' dopo la prima rollatura) ed un ''idea'' di zucchero.
5:Infornate a 175 gradi per 15 minuti circa,fino a quando i biscotti saranno dorati.
Far sfreddare e sfoderare te,caffe o gelato......

Saturday 19 April 2008

Agnello ''shula kalambar''

Shula Kalambar e' un semplice contorno di lenticchie e spinaci,di origine medio-orientale.
Secondo la leggenda,tale piatto guarira' da tutte le malattie,purche' gli ingredienti per realizzarlo vengano comprati con dei soldi ottenuti mendicando.
Leggende a parte,e' uno sfizio che merita.Se accompagnato all'agnello diventa un piatto completo.
Le quantita' sono per 2 persone:
4 costolette d'agnello
5o gr. di cipolla tritata
25 gr. di olio d'oliva
100 gr di lenticchie ''puy''
800 ml. d'acqua,circa
150 gr. di spinaci,lavati e tagliati grossolanamente
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 cucchiaino di comino in polvere
sale e pepe
15 gr. di burro
1:Fate rosolare la cipolla nell'olio e,quando sara' appassita,aggiungere le lenticchie.
Tostare per 40 secondi,quindi aggiungere l'acqua.Cuocere fino a quando le lenticchie saranno
tenere ed il liquido sara' assorbito.
2:Mentre le lenticchie sfreddano,fate riscaldare 2 cucchiai d'olio in una padella.Mettere in
padella il coriandolo ed il comino e soffriggere per 30 secondi.Quindi aggiungere gli spinaci ed un
pizzico di sale ed avvizzire per un minutino.Spegnere il fuoco.
3:A questo punto,prendetevi cura delle costolette d'agnello.Salatele,pepatele,massaggiatele e
gettatele in una padella/griglia rovente.Cucinatele a vostro gusto.
4:Ora versate le lenticchie nella padella degli spinaci,aggiungete il burro e mescolate fino a quando quest'ultimo si sara' sciolto.Tutto cio' va fatto a fuoco spento.Versate nei piatti ed
adagiatevi le costolette sopra.Tuck in!
P.S. Questo e' un piatto che faccio da sempre,senza misurare/pesare niente.Questa volta ho pesato tutto,ma non ho usato le solite lenticchie ed ho avuto l'impressione che i tempi di
cottura fossero notevolmente piu' lunghi e che le lenticchie abbiano necessitato di un po' piu'
del solito.Tengasi conto di cio'...