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Friday, 8 October 2010

GULAB JAMUN

 


"....Not every indian dessert has the texture and the taste of face cream.
Some have the texture and taste of tennis balls.These are named Gulab Jamun..."
E' cosi che lo scrittore Jeffrey Steingarten ci introduce nel fantastico mondo
dei dessert indiani.
Devo dire che nonostante Steingarten scriva per provocare e divertire,c'e' piu' di una briciola di verita' nella sua frase.
I dolci indiani hanno una temibile reputazione e premetto che ho ridotto considerevolmente le quantita' di zucchero nello sciroppo per evitare di cadere nello stucchevole.
Ho pensato di cucinare i gulab jamun poiche' siamo in periodo di Diwali,la festa della luce,e,nonostante questi dolcetti vengano mangiati regolarmente durante l'anno,
sono associati in maniera particolare al Diwali.
Diwali e' una festa legata alla mitologia indiana e rappresenta essenzialmente la vittoria del bene contro il male.E' ironico che,tra un mesetto circa,qui si celebra l'esatto opposto durante Halloween.
I jamun sono delle frittelle che vengono lasciate a mollo in uno sciroppo alla rosa e al cardamomo.Fatti con dovuta diligenza,hanno un sapore delicato e non ricordano le palle da tennis.
Ecco la ricetta:

225-245 gr. di latte in polvere
70 gr. di farina autolievitante
1 pizzico di lievito chimico
2 cucchiai rasi di zucchero
1 cucchiaio di semolino
145-160 gr.di latte
_______________________
Per lo sciroppo:
215 gr. di zucchero
500-520 gr. d'acqua
7 cardamomi,leggermente pestati
la buccia di un limone,tagliata in lunghe strisce
una spruzzata di succo di limone
rosewater,a piacere
___________________________
1:aggiungere il latte,appena tiepido,ai primi 5 ingredienti e formare una pasta.
Formare 33 palline e friggere in olio vegetale,o,se si vuol essere piu' vicini
alla tradizione,in ghee.
Scolare e mettere su carta assorbente.

2:far bollire acqua,zucchero e cardamomi per qualche minuto.Far riposare lo sciroppo per qualche minuto,quindi aggiungere,la buccia di limone,rosewater ed il succo di limone.Si otterra' un risultato piu' soddisfacente aggiungendo il succo di limone allo sciroppo tiepido,piuttosto che bollente.

3:immergere i gulab jamun nello sciroppo e lasciar riposare per 2-3 ore.
Indossare il vostro sari migliore e procedere alla degustazione.
Alternativamente,tirate fuori le racchette....

 
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Note.Non l'ho mai vista,ma a quanto pare esiste una versione di questo dolce con zafferano.Il limone non e' tradizionalmente usato,e' semplicemente parte del piano per ridurre la dolcezza di questa preparazione.Infine,per quanto possa sembrare una nota un po' "cacaspilli",i miei cardamomi hanno visto molti soli e molte lune,e sono entrati nel tramonto della loro vita.Se avete del cardamomo fresco,e' possibile che non abbiate bisogno della quantita' da me indicata.
BUON APPETITO!

30 comments:

anirac said...

sembla un dolcetti molto buono è non molto difficile di fare, drovrò assagiarlo, mi piace molto la cucina indiana...complimenti per il tuo blog.

terry said...

Adoro la cucina indiana... però è vero i dolci son stucchevoli spesso!
amo anche scopire la loro storia e tradizione, anche a seconda delle diverse regioni...attraverso la cucina! ste pallonze mi ispiran... con le tue dosi so che saran perfette!:)
baci!

chamki said...

Maddai, come le palle da tennis! Ma dove le ha mangiate? Hanno invece una consistenza esattamente come il baba', cioe' super morbida e umida, ovviamente per via dello sciroppo appunto stucchevole, non ho trovato un'altra parola piu' appropriata, ma stucchevole non solo per il dolce ma anche per il profumo di rosa (gulab) e cardamomo. Too much!
Sono certa che le tue dosi sono piu' appropriate per il palato occidentale e a quanto vedo sei stata bravissima anche aggiungendo i petali di rosa. Insomma mi hai fatto venire voglia di farmele, ma col paneer. Ciao, buon week end.

Federica said...

Amando i dolci poco dolci dubito che questi siano molto adatti ai miei gusti, però sarei curiosissima di provare, le ricette etniche mi stuzzicano sempre. Un bacio, buon week end

Paola Mademoiselle Canelle said...

leggere i tuoi post è sempre bello. mi fanno scoprire mondi e sapori che non ho mai sentito. brava!!!!
queste "palline da tennis" hanno davvero un bell'aspetto e mi incuriosisce la presenza del cardamomo.

Glu.fri cosas varias sin gluten said...

..tennis balls..I'm curious...I dolcimindiani non li assaggio mai...é vero, poveretti hanno pessima fama...Ma adesso proviamo...Ciao, Simonetta

Chiara said...

mi ispirano queste palline, chissà che sapore "Indiano " hanno...Mi piace la cucina diversa dalla nostra,è molto creativa" Un bacione...

iana said...

hahaha! ciao cara... è proprio vero... ho sempre un che di sospetto verso i dolci orientali in genere... ma questo sciroppo rosa e cardamomo è di un bello e di un azzeccato... e se giuri che le palle non sanno di palle da tennis magari proverò il binomio! Un saluto!

Anonymous said...

li ho assaggiati secoli fa in un risto indiano, son dolci sì, però hanno un profumo..... da crisi mistica! ^_^

( parentesiculinaria ) said...

Rosa e cardamomo = India... nulla da fare... i coloro e profumi di questi elementi la richiamano fortemente...
Credo che per me sarebbero un tantinello dolci, ma di sicuro il mio palto esploratore le vorrebbe assaggiare!

Stefania Oliveri said...

Perfino per me i dolci indiani sono troppo dolci (e io sono siciliana e da noi i dolci son dolci). I loro però, hai ragione tu, sono stucchevoli. Visto che hai diminuito le dosi però probabilmente abbandonano il loro lato stucchevole a favore di una dolcezza adatta a noi!
Però, in Austri ci sono le palle di Mozart e in India le palle da tennis! :DDD

Edith Pilaff said...

@ anirac:ciao,grazie della visita.
Ora passo da te a
curiosare.... :)

@ terry:ciao,e' ironico che la cucina indiana sia la mia favorita,considerando che la loro pasticceria mi tramortisce!
Comunque,viva le pallonze!
Bacioni e a presto!

@ chamki:ciao,come probabilmente immagini,il gulab jamun e' sul menu' di ogni ristorante indiano a Londra e mi pento sempre di ordinarlo.Nei ristoranti penso contribuisca alla rovina la prolungata refrigerazione,perche' cambia la texture.Penso di aver mangiato anche quelli col paneer.Furono un trauma!!
Bacioni!

@ federica:ciao,in effetti richiedono una certa predisposizione allo stucchevole.
Questa versione pero' non lo e',i miei amici indiani,li hanno "condannati" Perche' non abbastanza dolci!

@ Paola:
Ciao,sono contenta che le palle da tennis ti abbiano incuriosito!Rosa e cardamomo danno loro un tocco decisamente esotico. Un abbraccio.

@ glu.fri cosas varias sin gluten:
Beh,d'ora un poi un assaggino...
Esistono anche un po' di dolcetti indiani gluten free...
Baci!

Edith Pilaff said...

@ Chiara: hello,sono d'accordo. La cucina indiana,in particolare, non ha equivalenti,il repertorio vegetariano lascia sbalorditi!
Hugs!

@ iana: si ,ho quotato Steingarten,perche nessuno l'ha detto meglio di lui!
Un bacione. :)

@ madama bavareisa:hai assolutamente ragione,il profumo e' proprio speciale,soprattutto usando petali di rosa freschi.
A presto. :)

@ (parentesiculinaria):si,anch'io ho il vago sospetto che rosa e cardamomo sia un abbinamento esclusivamente indiano..
A toute l'heure!

@ fantasie:i dolci siciliani non me li tocca nessuno!Pensa che sono andata da una gelateria molto alla moda recentemente qui a Londra ed ho preso la granita.La prima cosa che mi e' venuta in mente e' che in Sicilia sarebbero stati presi a sassate!Un oltraggio...
Un abbraccio e a presto :)

Carmine said...

che bella ricetta ma sopratutto per averci descritto bene la tradizione unita alla ricetta, si i dolci in india sono stucchevoli in genere bisogan sempre diminuire le quantità

simona said...

Beh....se non somigliano a delle palle da tennis allora si possono provare tranquillamente :))))
No dai, a parte gli scherzi, sarei molto curiosa di provare questi dolci.....
Le cose che non conosco mi affascinano sempre tanto.....
Chissà, magari capiterà l'occasine giusta....
Non conosco nessun dolce indiano.....
Ciao e buona giornata

Fico e Uva said...

Con una palletta di questo dolce ti risollevi in un istante da un calo di zuccheri improvviso ;-)))
Ciao Edith buon fine settimana!

Edith Pilaff said...

@ Carmine Volpe:ciao,grazie della visita.Una volta ogni tanto una overdose di zucchero si puo' fare!

@ viola:ok,una ciotolina di palline e' riservata per te!
A presto...

@ Fico ed Uva: si,non c'e' niente di meglio contro i cali di zucchero...
Buon week end!

Le Pellegrine Artusi said...

A me ispirano molto questi dolcetti, in piccole dosi anche se stucchevoli si apprezzano!!! Bravissima ti sono venuti molto belli

Araba Felice said...

Il mio sweet tooth me li fa apprezzare moltissimo, a scuola c'e' una signora indiana che ogni tanto li porta e non mi fermo mai al primo :-))))

Brava, mi piace tanto la tua curiosita' in cucina!

Edith Pilaff said...

@ Le pellegrine Artusi:Ciao,in piccole dosi e' l'espressione giusta,pero' non oso dire quanti ne ho mangiato..

@ arabafelice:grazie.La curiosita' e' stata alimentata dal fatto che c'era il latte in polvere in offerta....
Un bacione!

Muscaria said...

Sto ancora ridendo per l'introduzione :-DDDDD
La tua versione alleggerita dei gulab jamun risolve tutti i problemi della stucchevolezza.
Che poi la domanda nasce spontanea: se già quando sono stucchevoli non si resiste, davanti ai tuoi come va a finire??? HELP!!! :P

Aiuolik said...

Io di dessert indiani non ne conosco proprio, ma queste palline da tennis mi ispirano eccome!

Patricia said...

Questi dolci immersi nello sciroppo aromatizzato alla rosa e cardamomo... non ho parole, inebriante!
A presto:)
Pat

La Gaia Celiaca said...

mi piace sempre l'idea dei dolci associati alle festività, dà loro un senso.
e questi dolcetti mi sembrano buoni, essendo spiritualmente preparati al livello di dolce di queste preparazioni. ma non sono le sole... che dire di quelli arabi, peraltro buonissimi?

Luciana said...

Complimenti è una ricetta molto stuzzicante!!! :D

Cristina said...

Sarei curiosa di provare!!!!
e poi mi sei troppo simpatica!!!
un bacio

Edith Pilaff said...

@ Muscaria:Dearest!se ti e' piaciuta la descrizione del signor Steingarten,non dovresti perderti la sua descrizione dei trofei esposti alla coppa del mondo del barbecue pork: un trio di maialetti
sormontato da una Victory of Samotrace..(intera, of course,we are talking America..)
Cheers!

@ Aiuolik: sai che ho visto un commesso in un negozietto della Marina che ne aveva una tazzona alla cassa? Dovresti andare per un assaggino...
Bacioni!

@ Patricia: ciao,benvenuta a casa Pilaff! A presto indeed,un salutone. :)

@ La gaia celiaca: e' vero, l'associacione alle festivita' li rende un po' piu' speciali.Non conosco tanti dolci arabi,ma quelli che conosco mi piacciono tutti! Bacioni!

@ Luciana: Ti ringrazio,tres gentil!Aggiungo un altro posto a tavola,xxx

@ Cristina: ciao,una volta rintracciati gli ingredienti,sono molto facili da fare,se li provassi,fammi un fischio.Un bacione ed un abbraccio. A presto!

Orsetta said...

Complimenti per questa idee saporita ed etnica! Ci piace..ti seguiremo spesso..passa a trovarci anche tu :)
é bello conoscere nuove cuochine!

http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/2010/10/mini-cheesecakes-cremosi.html

Mammazan said...

Pensavo fosse un dolce difficile da realizzare invece con le tue chiare spiegazioniu l'hai reso possibile e alla portata di tutte
Deve essere ottimo!!!
Baci

Edith Pilaff said...

@ Orsetta:ciao,benvenute a casa Pilaff,spero di risentirvi! :)

@ Mammazan: ho avuto diverse difficolta' in passato poiche' non trovavo il latte in polvere e tentavo di farli con il latte condensato!In realta' sono veramente facili... Bacioni!