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Tuesday 22 March 2011

IL SOUFFLE' ED IL VISONE

Malgrado il ritiro dalle scene,Marco Pierre White rimane il vero "enfant terrible" del mondo culinario britannico.
E,nel caso la mente di alcune di voi voli verso altri personaggi,fu proprio nella cucina di M.P.W. che il giovane Gordon Ramsay,in lacrime e singhiozzante disse : "Hit me,i don't care.Sack me,i don't care".
(Ramsey lascio' il giorno dopo e fini' a lavorare per Albert Roux a "Le Gavroche").E fu proprio al fianco di Marco Pierre white che il giovane Heston Blumenthal sgrano' piselli indossando un maglioncino di lana...
White rimane a tuttoggi il cuoco piu' giovane del Regno Unito a cui siano state assegnate 2 stelle Michelin.Le ricevette a 28 anni e tra l'altro,quando le ricevette,
Fu l'unico inglese ad averle (gli altri detentori erano Albert Roux,Nico Ladenis e Pierre Koffman) e,neanche a dirlo,White si era fatto le ossa con tutti etre,lavorando addirittura gratuitamente per Koffman.
Nel 1995 arrivo' il massimo riconoscimento:3 stelle Michelin,e White e' stato il primo chef inglese a riceverle.
Gli aneddoti (alcuni meno riferibili di altri)sui misfatti e le peripezie di M.P.W. si sprecano.
C'e',per esempio il famoso episodio del cheese trolley.
White era ossessionato dal carrello dei formaggi che girava in sala e voleva che,una volta che piu' della meta' di una forma di formaggio venisse usata,tale formaggio non rientrasse piu' in sala e venisse rimpiazzato con una nuova forma.
Una sera,notando che che tale regola non era stata osservata,White chiamo' il cameriere che armeggiava con il carrello dei formaggi e procedette a spiaccicarli sul muro uno dopo l'altro,dando prontamente istruzioni ai lavapiatti ed al resto della brigata di lasciarli li' per tutta la sera.
Da quel giorno il cheese trolley si trasformo in perfezione...
C'e' poi il famoso incidente del "no bill,no mink":
una sera,il manager del ristorante corse in cucina ad avvisare M.P.W. che un cliente stava facendo le bizze e non voleva pagare il conto,poiche' aveva aspettato 20 minuti per il souffle'.
Chiaramente ,il souffle' e' una preparazione che viene cucinata "a la minute" e non ho bisogno di dirvi che White non ci vide piu'.
Chiese immediatamente al manager se il cliente o sua moglie avessero dei cappotti al guardaroba e chiamo il cliente in cucina.
"Mi dicono che c'e' un problema",esordi' White.
"Si ho aspettato 20 minuti per un souffle' e non ho nessuna intenzione di pagare il conto" disse il cliente ringalluzzito.
A questo punto della discussione,come per magia,appare,sullo sfondo della cucina,uno chef ammiccante in pelliccia di visone.
"Ok,niente conto,niente pelliccia" concluse White con fare laconico.
Nello stesso momento in cui White fini' di pronunciare tali parole,la signora si strinse al braccio del marito e e disse "pay the bill,darling"
Fu cosi che venne risolto il "problema tecnico" della serata....
Purtroppo non so di che souffle' si parlasse durante quella serata e quella che segue non e' una ricetta di White.
E' pero' un dolce che mi ricorda sempre di questa storiella e non posso che dedicarlo a a quel malandrino degli alloggi popolari di Leeds che e' diventato uno dei cuochi piu' ammirati del Regno Unito.




INGREDIENTI
Il succo e la buccia di un limone e mezzo
2 tuorli
4 albumi
6 cucchiai di zucchero belli pienotti ed un pochino extra per le cocottes
3 cucchiaini belli pieni di amido di mais
1 cucchiaio di farina
90 ml di panna
110 ml. di latte intero
zucchero al velo per spolverare
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1:spennellare l'interno delle coccottes con del burro fuso er icoprire con un filo di zucchero.Riporre in frigo.

2:grattugiare la buccia dei limoni ,spremere il succo,mischiare i due e mettere da parte

3:mettere i tuorli in una piccola ciotola e gli albumi in ub#na ciotola capiente.Aggiungere lo zucchero ai tuorli.

4:Mischiare in un'altra ciotola la panna,la farina e l'amidofino ad ottenere un composto senza grumi.

5:far riscaldare il latte in un pentolino e appena prima che arrivi ad ebollizione versare sul composto panna + farina + amido.

6:rimettere il tutto nel pentolino e cuocere rigirando fino a quando il composto si sara' addensato.Rimuovere dal fornello ed aggiungere succo + buccia di limone.

7:mischiare per bene i tuorli con lo zucchero senza pero' montarli ed aggiungerli al pentolino.Cuocere come una crema pasticcera e lasciar raffreddare per bene.

8:montare gli albumi ed incorporare delicatamente alla "pasticcera".

9:versare nelle cocottes ed infornare nel forno preriscaldato a 180 gradi.
Cuocere per circa 14 minuti."Spolverare" con zucchero al velo e servire immediatamente.


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Note.Io una ricetta di souffle' del signor White l'avrei,ma non si puo' mica pretendere che una signora di una certa eta',astemia e disoccupata,vada a comprarsi una bottiglia di Armagnac per un misero blog di cucina....
Generalmente le cocottes vengono riempite fino al bordo e "livellate" con un coltello a spatola.Poi si passa il ditino su tutta la circonferenza del souffle' per favorirne l'innalzamento.io non faccio niente di tutto questo e di risultati sono sempre buoni.
Basta riempire le cocottes appena al di sotto dei bordi.
Infine forse vale la pena ricordare che Marco Pierre White e' considerato un po' un sex symbol.
Per chi voglia giudicare con i propri occhi un bel ritratto di White,a torso nudo,con sigaretta sulle labbra ed uno squalo sulle ginocchia e'in mostra alla National Portrait Gallery.
BUON APPETITO!

32 comments:

anirac said...

una bella ricetta! (e un bel racconto anche) :-)

Unknown said...

davvero squisito questo soufflè! complimenti!

Federica said...

Tra carrello dei formaggi e "soufflè vs visone" questo post mi ha strappato più di un sorriso. Io non ho mai avuto il coraggio di farlo. Il tuo è così bello ^__^ Un baciotto

Araba Felice said...

Mi sono divertita un mondo a leggere i "misfatti" di MPW.
Gordon ha avuto un buon maestro, in tutti i sensi...

apranzoconbea said...

Il soufflè mi sembra venuto perfè! e che dire della storia? bella, non la sapevo, sei proprio un fan eh?

Glu.fri cosas varias sin gluten said...

Il racconto no bill no mink é uno delle cose piú divertenti che ho letto sui cuichi...Bel personaggio !!
Bellissimo anche il sofflé..quanti minuti hai fatto aspettare gli ospiti ;)?

alessandra said...

io sono astemia e troppo occupata per pensare a cosa fare dell'armagnac che giace semi intonso sul carrello dei liquori. La prossima volta che vengo dalle tue parti, ti passo il testimone più alcolico della storia. In compenso, mi inebrio con i tuoi racconti, ogni volta che passo da qui.
E comunque, Gordon Ramsey in lacrime va oltre ogni fantasia :-)
complimenti, as usual
ale

labandeibroccoli said...

divertentissimo questo post! fantastico MPW e impensabile che abbia ridotto perfino Gordon Ramsey in lacrime :D

Giuky said...

che soufflè magnifico!!:)e bel racconto pureeee:)

Ely said...

mi piacciono i tuoi racconti mi fanno conoscere personaggi e storie a me completamente sconosciuti.... questo sufflè è davvero perfetto! baci

clelia said...

.. non ce la posso fare...al max posso aggiungere che questo soufflè mi ricorda SABRINA...
Clelia

chechi said...

la ricetta è deliziosa, ma anche la foto! bacioni da madrid!

Edith Pilaff said...

@ anirac:grazie,sei sempre gentilissima!un bacione e a presto

@ Le ricette del Vero Amore: ne ho mangiato due... :)

@ Federica:ciao,guarda che e' facile facile... Un bacio!

Edith Pilaff said...

@ arabafelice:in effetti White e Ramsay sono molto simili sia per il tipo di cucina che per il temperamento "focoso".Un bacio!

@ APRANZOCONBEA:col souffle' sono stata fortunata! :)

@Glu fri cosas varias sin gluten: abbiamo aspettato 14 minuti esatti!
A presto!

@ alessandra (raravis):anche tu astemia?Welcome to the club!In effetti la visione di Ramsay in lacrime e' un po' surreale,ma erano gli anni 80 e lui era ancora un fiorellino..... :)

@ La bandeibroccoli:in effetti White era un po' cattivello.In un 'intervista ha dichiarato di essersi pentito dei comportamenti passati.Chissa se Ramsay fara' lo stesso...

@ Giuky:Uela,che piacere risentirti,metto subito su l'acqua per il te'! :)

Edith Pilaff said...

@ La cucina di Irina:ciao e benvenuta,aggiungo subito un posto a tavola!Passo da te,sono curiosa...

@ Ely:"personaggi" e' la parola giusta!Col souffle' sono veramente stata fortunata,un ospite mi ha fatto notare che il timer stava suonando...

@ Clelia:benvenuta anche a te,sai che il mio blog originariamente avrebbe dovuto chiamarsi "Te' da Clelia"? Un salutone e a presto,passo per un te'!

@ Chechi:Una mia foto deliziosa....? God bless you,santa subito! :)

Chiara said...

Che meraviglia di soufflè, invidiaaaaaaaa! Buon we, un abbraccio....

speedy70 said...

Bellissimo post e meraviglioso il soufflè, bravissima cara!

Cristina said...

Mentre ero a Londra ti ho pensata!
Che bello il tuo post, come sempre del resto. lo sai che non ho mai fatto un soufflè devo rimediare al più presto
baci pieni di nostalgia

dario said...

ahh!!!! che la famosa pubblicità "no martini, no party" si sia ispirata a MPW????
stupendo il tuo souffe'!!!
ciaoooo

Muscaria said...

Grazie per aver scritto questo post, quella della pelliccia e del formaggio mi mancavano!!!! :-DDDD
E grazie ancora per averne parlato, è un po' che ho in mente di prendere "The devil in the kitchen" e poi mi passa sempre di mente!

La foto con lo squalo di Clarke è bellissima! Fra l'altro adoro gli squali (anche se li preferisco da vivi)

"Hit me I don't care, Sack me I don't care"
We need to make a song out of this!

XOXOXO

Edith Pilaff said...

@ Chiara:macche' invidia,lo faresti ad occhi chiusi! Un bacione

@ speedy70: grazie,c'e' stata un po' di fortuna con il souffle'...
A presto!

@ Cristina:guarda che voglio leggere il resoconto "londinese" nel tuo blog.Quindi a prestissimo!

@ Dario:non conosco la pubblicita' Martini,faro' un salto su youtube...Ciaoo,un bacio.

@ Muscaria:l'idea della canzone e' geniale!!!!Ian Dury avrebbe approvato.Devil in the kitchen e' carinissimo,anche se Bourdain rimane imbattibile...
Buckets of love

giovanni uno storico in cucina said...

bella storia!! e buona ricetta!

Aiuolik said...

Ma è bellissimo!!!

Muscaria said...

Esattooooo, mi hai letto nel pensiero! Avevo in mente proprio Ian Dury mentre lo scrivevo :-DDDD

Hit me with your pea stick.
Hit me! Hit me!
Je t'adore, ich liebe dich.
Hit me! Hit me! Sack me!

Edith Pilaff said...

@ giovanni uno storico in cucina:
ciao,piacere di conoscerti!Un te' da me e pasticcini da te?

@ Aiuolik:grassie,lo devo rifare domani,spero tutto vada bene!

@ sergio:ciao,benvenuto da queste parti.Per quanto non sia stata attiva per un po',ho aperto il blog nell'aprile 2007. :)

@ Muscaria:secondo me la tua nascita in Italia e' stato un errore geografico....
Scommetto avevi i pannolini di tweed. Gladioli

( parentesiculinaria ) said...

Aneddoti gustosi...
Certo che questo cuochi son delle star a volte. Tuttavia, leggendo kitchen confidential" di Bourdain si capiscono un po' di cosette a anche i personaggi con cui gli tocca avere a che fare...

Splendidamente gonfio il tuo dolce...

Anonymous said...

quella del dito l'avevo già sentita ma mai applicata...ma che sia vero? anch'io non lo faccio mai e i soufflè si alzano... forse perché li insulto preventivamente? :-D

Edith Pilaff said...

@ (parentesiculinaria):ciao,ti e' piaciuto Kitchen confidential?
Io l'ho adorato! A presto!

@ merendasinoira:L'insulto e' geniale!Devo provare...Un bacio.:)

Günther said...

complimenti per i souffle che a me non riesocno un gran bene.... e grazie della storiella è molto carina :-))

Muscaria said...

Ovvio che avevo i pannolini di tweed!!! :-D

xoxox

La Gaia Celiaca said...

un post veramente divertente, "no bill no mink" è troppo bello, soprattutto a immaginare la scena con i pergonaggi tipo film.

per tacer di questo sufflé, che ci fa stramazzare al suolo.

che dire? complimenti, as usual...

Sgt.Pepper said...

wow...che delizia...è davvero un dolce splendido, nel gusto e nell'aspetto, complimenti!!!
a presto,
ciaoooooooooooo