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Tuesday 24 February 2015

GRATIN DI PATATE E FUNGHI







Una ricetta semplice e gustosa,sebbene nasconda qualche tranello.
Ideale per pranzetti/cene con amici in quanto si puo' preparare in anticipo ed il gusto
ci guadagnera'.Le modalita' della ricetta (in particolare la presenza dell'acqua tra gli ingredienti,
cosa assai rara per questo tipo di preparazioni) si devono a Monsieur Dumaine,un tempo cuoco e proprietario
del ristorante Cote d'Or a Saulieu.
Alexandre Dumaine e' scomparso nel 1974,lasciando dietro di se una formidabile reputazione ed un libro,Ma cuisine,
che oggigiorno,fa sporadiche apparizioni sul web e viaggia sui 150 euro.
Nel frattanto,La Cote d'Or rimane un ristorante leggendario,purtroppo non esclusivamente per la qualita' delle
pietanze offerte.Fu li,dopo una giornata ai fornelli,che il pluristellato Bernard Loiseau si uccise,devastato dalle
voci secondo cui la guida Michelin,da li a poco,gli avrebbe tolto una stella.
Loiseau fu un grande ammiratore del suo predecessore,ed infatti dedico' a lui un piatto chiamato appunto Poularde Dumaine,
una specialita' un po' barocca consistente in un pollo ripieno di carote,porri,rape,foie gras e tartufo,servita con riso basmati al tartufo
Oggi e' il dodicesimo anniversario della sua scomparsa.


Questa la ricetta per il gratin:

INGREDIENTI
450 gr di patate,tagliati a fettini sottili
260 gr di funghi champignons,tagliati a fettine sottili
1/2 spicchio d'aglio,tritato finemente
250 gr di panna
40 gr d'acqua
60 gr di pangrattato
40 gr di burro circa
sale e pepe





1: infornare I funghi.irrorati con un goccio di olio d'oliva extra vergine,a 190 gradi
e cuocere fino a quando saranno color mummia e quasi croccanti.

2: imburrare una pirofila con circa meta' della quantita' di burro indicata e spargere qua e la l'aglio tritato.

3: formare un primo strato distribuendo le fettine di patate a raggiera,aggiungere sale e pepe.
Continuare con uno strato di funghi,spolverare con 10-15 gr di pangrattato e terminare con un ultimo strato di patate,anch'esso
condito con sale e pepe.

4: mescolare la panna con l'acqua e versare nella pirofila,Cospargere il tutto con il rimanente pangrattato ed il burro
tagliato a cubetti

5: infornare a gas mark 4/180 gradi circa e cuocere per 1 ora e 20 min - 1 ora e mezza circa,fino a quando il gratin avra' un
bell'aspetto dorato.
Lasciar raffreddare prima di un assaggino preliminare...



Note.La ricetta non specifica le dimensioni della pirofila,la mia ha un diametro di 26cm.Ho usato la double cream,che e' piu' densa della panna italiana,Queste preparazioni vengono generalmente infornate con un "cappello" protettivo di carta d'alluminio,poi rimosso verso fine cottura,per favorire la doratura.Il pangrattato tra gli strati e' una mia sostituzione,dato che non mangio i formaggi,si dovrebbe usare una manciata di parmigianoLa ricetta manda in forno il gratin scoperto e devo dire che c'e' qualche difficolta' nel cuocere a punto la strato superiore.Provero' con la carta d'alluminio.Il piatto e' buono assai,anzi,il giorno dopo e' proprio buonissimo.

BUON APPETITO!

9 comments:

Irene said...

!!!!!!!
bentornata!!!!!!

la belle auberge said...

Yuk Yuk, che sorpresa !!!
Come comfort food questo gratin non e' niente male.
Non avessi gia' in programma delle ottime salsicce, acquistate da un super fornitore sul lago di Como, lo preparerei per cena.
Ben tornata.

silvia brisi said...

Che bello ritrovarti!!!
E che buono questo gratin!! I funghi li adoro, il marito no ma ho tante cene da sola!! Yuppiiiii!!
A presto!!

Ilaria said...

Bentornata cara Edith sono felice di ritrovarti :-)
Questa tua ricetta mi sembra molto pratica e mi viene voglia di provarla.... Che tristezza perĂ² per la storia del Propietario
Un abbraccio

Edith Pilaff said...

@ Great Mangiaregreco :
ciaoooo,e' un piacere risentire voci familiari!

@ la belle auberge:ciao Eugenia!Ho il sospetto che,con calma,dovremmo parlare di salsicce...Nel frattanto mangio lattughina!

@ Silvia Brisigotti: ciao Silvia,sono contenta che il piatto ti stuzzichi.Sto pensando di farlo anche con I topinambur..Un caro saluto!

@ Ilaria Agostini: ciao,bello risentirti :) Si,la storia di Loiseau e' molto triste.Come dice un mio amico,che e' un cuoco di vecchia data :"attenzione alle stelle Michelin,possono essere un calice avvelenato!"

Chiara said...

rieccoti qui, bentornata !I piatti gratinati sono sempre graditi !

la belle auberge said...

Non sono esattamente una fan della carne di maiale, non mi e' mai piaciuta molto e non so spiegarmi il perche' anche se, secondo le teorie di un medico abbastanza discusso, pare non faccia bene al sistema immunitario di chi ha il gruppo sanguigno 0. Nel periodo di Capodanno, dopo un paio di esperienze decisamente fallimentari con dei cotechini che, sulla carta, avevano i quattro quarti di nobilta', avevo considerato definitivamente chiuso il mio rapporto con gli insaccati. A farmi cambiare idea e' stato il consiglio di mia madre di recarmi presso un macellaio con bottega sul lago di Como, ramo e sponda occidentali: luogo delle meraviglie! Allevano e macellano direttamente suini e bovini e, inoltre, vendono altre specialita' del luogo, tipo i missoltini, gli agoni essiccati vanto della gastronomia lariana. Ho comprato le loro rinomate salsicce e l'altra sera le ho sottoposte alla prova del nove: semplicemente bollite per 40 minuti. Ottime!
E lo dice una che non ama il maiale. Immagino la loro bonta', cotte sul barbecue. Ad ogni modo, le ho servite accompagnate da un bel piatto di carciofi crudi, tagliati sottilissimi e conditi con olio e limone, nonche' una bella nevicata di petali di parmigiano. Una cena regale :)

acquaviva said...

che sollievo. Quell ajvar rimasto in sospeso sulla mia bacheca per un anno e mezzo cominciava ad intristirmi...

Giulia Pignatelli said...

Uhh... bello rileggerti :))) anch 'io latito e me ne sono accorta solo ora!