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Thursday 28 April 2011

AVIAL


Ovvero un ritorno a "Mamma India".
Quando si parla di specialita' gastronomiche,sono assolutamente convinta che popolarita' non sia sempre sinonimo di superiorita'.
Non ho dubbi che i curries piu' conosciuti siano i vari korma,dopiaza,pasanda,vindaloo etc,ma l'avial e' un piatto spettacolare,e non teme confronti.
Camellia Panjabi non lo menziona neanche nel suo 50 great curries of India,e non ne ho trovato traccia nei libri di Madhur Jaffrey in mio possesso.
Cio' nonostante spulciando tra altri tomi,sono sono saltate fuori varie ricettine e cosi mi sono messa all opera....
L'avial e' una specialita del Kerala,nel sud ovest dell'India ed e' un classico esempio della cucina Tamil (la parola curry deriva proprio da una parola Tamil).
Jaffrey sostiene che i due elementi piu' caratteristici del cucina del Kerala siano la noce di cocco e le foglie di curry e,guarda caso,entrambi ingredienti sono presenti in questa preparazione.
E' un piatto fortemente legato alla mitologia indiana.
Kerala fu il regno del leggendario Mahabali,il "re benevolo" sotto il quale il Kerala raggiunse l'apice della sua storia.
Mahabali fu amatissimo per la sua generosita' ed imparzialita' ed aboli le caste su cui la societa' indiana e' basata.




Il sovrano fu soprannominato Mahabali Chakravathy (il re dei re).
Le divinita',gelosissime,(la mitologia indiana ha questo in comune con la quella greca,gli Dei hanno caratteri umani) organizzarono un tranello per Mahabali.
Aditi,madre degli Dei,convinse Vishnu ad apparire a Mahabali sotto mentite spoglie
(un nanetto chiamato Vamana).
Quando Vamana si presento'a Mahabali e fece l'umile richiesta di un fazzoletto di terra grande quanto tre passi,Mahabali fu avvertito del pericolo da uno dei suoi consiglieri capace di vedere nel futuro.
Ma Mahabali non tradi' la sua fama di sovrano generoso ed esaudi' il desiderio di Vamana.A quel punto,Vamana si ingiganti' a dismisura e col primo passo si approprio' della terra e col secondo del cielo.Non essendoci spazio per un terzo passo,Mahabali chiese a Vanama di mettere il piede sulla sua testa.Cio' fece sprofondare il re nel Patala,il regno sotterraneo e li' Vishnu si rivelo' a Mahabali ed ammiro' la sua generosita'.Il re chiese ed ottenne di poter visitare i suoi amati sudditi una volta all'anno.Durante tale periodo (agosto-settembre)lo straordinario festival di Onam e' dedicato a lui,il re dei re.




Straordinari tappeti floreali(pookalam),danze,processioni con elefanti,la gara delle "canoe serpente"(esse posso ospitare fino a 150 uomini)e banchetti vegetariani vengono allestiti in onore di Mahabali.


L'avial e' sempre presente ed ecco un ottima ricetta.
INGREDIENTI
-------------
375 gr. d'acqua + sale
220 gr di carote pelate e tagliate a pezzetti (peso netto)
1/2 cucchiaino di curcuma
250 gr. di patate dolci,pelate e tagliate a pezzetti (peso netto)
135 gr. di fagiolini,tagliati per meta'
140 gr di yogurt naturale
3/4 di cucchiaino di di semi di comino,leggermente tostati e pestati nel mortaio
16 gr. di zenzero fresco grattuggiato
55 gr di noce di cocco,,pelata e grattuggiata
meno di mezzo peperoncino fresco,finemente tritato
2 cucchiaini rasi di zucchero
18 foglioline di curry
1 o 2 cucchiai di olio vegetale,preferibilmente di cocco

1: far bollire le carote per qualche minuto nell'acqua salata a cui sia stato unito il (la?) curcuma

2:quindi aggiungere le patate dolci e,quando patate e carote sono quasi cotte,aggiungere i fagiolini.

3:appena i fagiolini cominceranno ad intenerirsi aggiungere i rimanenti ingredienti,ad eccezione deglie foglie di curry e dell'olio, e continuare la cottura per 3-4 minuti.

4: rimuovere dal fornello e procedere col tarka.Far riscaldare per bene l'olio in una padella e friggere per un minutino le foglie di curry.Versare le foglie sull'avial e servire.

NOTE.Io non problemi a considerare l'avial un curry,ma curry e' una parola che significa tutto e niente e,in vari ristoranti e' possibile trovare l'avian in una sezione del menu' separata dai curries.Per alcune considerazioni sacrosante sul curry vi rimando qui.La mia versione dell'avial e' decisamente blasfema,ma e' cosi buono che,onestamente,non cambierei una virgola.
Per una versione piu'autentica,eliminate zucchero ed usate peperoncino verde piuttosto che quello rosso.L'avial e' generalmente piu' denso del mio,e,nei banchetti che menzionavo prima viene servito su foglie di banana.
E' assolutamente permissibile usare diversi vegetali,per quanto le banane (kela) siano spessissimo presenti.Per una versione vegana,anch'essa caratteristica del festival di Onam,eliminate lo yogurt ed usate latte di cocco.

BUON APPETITO!

20 comments:

Federica said...

Sempre interesantissime le tue ricette etniche. Un mix di sapori davvero insolito per me ma tutto da provare. Un bacione

Lalu said...

Fantastica questa ricetta! complimenti! un bacione!

Ilaria said...

Ciao, e grazie per essere passata dal mio blogghettino!
almeno ho potuto conoscere il tuo mooolto interessante ho già visto diverse ricette da provare!
Ciao

Günther said...

è molto bella fai bene a non cambiarne nemmeno uan virgola, non consocevo bene questo preparazione e quindi è stato un piacere leggerla

Chiara said...

c'è sempre qualcosa di interessante da leggere quando si passa da te, un abbraccio...

Serena said...

Il piatto sembra quanto mai gustoso, ma la leggenda che gli fa da contorno è affascinante!

acquaviva said...

totalmente il mio genere, la cucina del Kerala! Ho fatto un piatto simile completo di uova sode, ma non credo c'entri con la storia del tuo bellissimo piatto ne' con la sua leggenda.
Insieme saremmo davvero pericolose...
(ps: la curcuma)

chamki said...

Almeno ci sei tu che racconti le storie che stanno dietro ai piatti anche se poi l'avial con carote e fagiolini e` una versione molto occidentalizzata che non ho mai fatto anche perche` nei miei libri di cucina indiana e` come un minestrone a cui viene aggiunto alla fine il cocco grattugiato e le foglie di curry. Le verdure previste sono il drumstick, la banana acerba, yam, ash-gourd, e un fagiolo che assomiglia alla fava, carota o zucca, melanzana e cavolo. Oggi pero` ci sono tanti indiani sparsi per il mondo e come me si ritrovano senza i loro ingredienti, costretti quindi a rifare le ricette con cio` che e` disponibile sul posto. Preferisco tuttavia la tua versione piu` semplice, e si direi che e` un curry. Ciao!

Edith Pilaff said...

@ Federica:ciao,provalo,ti piacera'..
Un bacione!

@ Lalu:ti ringrazio,sono contenta che la ricetta ti sia piaciuta.
A presto.

@ Ilaria:benvenuta da queste parti,e grazie a te!A presto...

@ Gunther:ciao Gunther,grazie.Adoro questo piatto e ,tra l'altro,e' molto semplice da farsi!Un abbraccio

@ Chiara:un abbraccione a te! (ed una ciotola di avial,chiaramente...) :)

@ Onde99:ciao,la storia mi piace tanto,e mi ricorda un po' la storia di Santa Lucia.Anch'essa viene trovarci una volta all'anno e anche a lei e' stato dedicato un piatto.. Un bacio e a presto!

@ acquaviva:te l'ho detto che siamo state separate alla nascita!
Anch'io faccio un piatto simile con le uova,sebbene un po' piu' complesso e piccante...
Grazie per la curcuma!

@ chamki: hello,e pensare che ogni tanto i drumsticks riesco a trovarli! :)

Anonymous said...

grazie per questi "viaggi" che ci fai fare nelle altre culture...sono sempre molto affascinanti!

Anonymous said...

Fantastica e super interessante!!!

Muscaria said...

Non lo conoscevo, e non ne conoscevo la storia.
Se un pozzo infinito di cultura mista a cialtronaggine :P

PS: I've seen Marco Pierre White on CNN talking about the Royal Wedding!!!

Aiuolik said...

Meno male che per l'abbecedario non ho chiesto consiglio a te... "Che mi dici per la A" "Avial" e così sarei dovuta star lì a documentarmi :-) Però in effetti poi sarebbe stata una new entry interessante per il mio ricettario... Magari per l'abbecedario 2.0 :-)

Edith Pilaff said...

@ merendasinoira:grazie a te! Sai com'e', vivendo in una citta' che e' un minestrone ogni tanto incontro piatti e storielle inusuali...
Un bacio

@ Nene di Pellegrini Artusi:
ciao e grazie.Visto il nome,una curiosita':l'Artusi e' stato appena ristampato qua a Londra.Evviva!

@ Muscaria:il pozzo di cialtronaggine ci sta tutto!!!
A presto,:)

@ Aiuolik:beh no,sarebbe stato a per aranzada..... (mi hai fatto venire un idea..) Bacioni!

speedy70 said...

Wow, che splendida ricetta etnica, grazie cara!!!!

Nuccio Gatto said...

Un post molto interessante, il profumo di quel bellissimo piatto credimi nella fantasia arriva fin qui...zenzero, cumino curcuma...che meraviglia, nella semplicità un piatto di gran gusto...ciao e grazie.

Edith Pilaff said...

@ speedy 70:grazie a te,spero un giorno la proverai.Un bacione

@ Max:ciao Max,tres gentil!Sono contenta che ti sia arrivato il profumino....

Patrizia said...

Che bel post! Bellissima la storia e davvero appetitossa la ricetta!

Lucia said...

Il tuo è uno di quei blog che non stancano mai perché sei sempre pronta a sorprenderci con un piatto insolito, magari sconosciuto, dai colori e dai sapori decisamente intriganti :-) Sai che ti vorrei come vicina? :-D Un bacione!

La cucina di Esme said...

grazie di essere passata da me mi hai dato l'opportunità di conoscere il tuo blog mi sono iscritta tra i tuoi sostenitori.
Complimenti le tue ricette sono fantastiche !