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Tuesday 25 June 2013

CREME BRULÉE / TRINITY CREAM


Cominciamo dall'inevitabile,cioe' la verita':la crème brulée é l'apoteosi della caloria.
Un miscuglio di circa 1 litro e mezzo di panna,16 tuorli ed una buona dose di zucchero fa sembrare Nigella una principiante,se inoltre si imburrassero le cocottes in cui questo dolce viene preparato,come fa la Mary Berry,allora si arriverebbe ai limiti della legalita'...
Ma,come direbbe la stessa Lawson,alleviare la sofferenza del genere umano non ha prezzo,ed io non
intendo contraddirla.
Visto il nome,sarebbe facile associare questo dolce esclusivamente alla cucina francese.In realta',sotto il nome di Trinity cream,questa preparazione fa anche parte della tradizione inglese,ed e' un'altro esempio di quello che alcuni chiamano "franglais cooking".
Il nome Trinity cream deriverebbe dal college di Cambridge in cui il dolce avrebbe avuto origine nel 1879.
In realta' il college stesso,che tra I suoi allievi ha vantato il principe Carlo,sostiene che la storia non e' confermata dai fatti.
Ed infatti gia' nel 1764 e nel 1769 Elizabeth Moxon ed Elizabeth Raffald diedero una ricetta per Burnt cream,e ricette straordinariamente
simili apparvero gia' all'inizio del 700.
In Francia,la prima menzione scritta della crème brulée risale al 1691.
Ma bando al tergiversare ed ecco la ricetta.Premetto subito che uso un metodo oggigiorno inusuale
ma in realta' tradizionale.Ammetto che il metodo sia piu' difficile,dato il considerevole rischio che la crema impazzisca o non si raffermi,ma,per usare le parole di Simon Hopkinson (questa e' una sua ricetta)
"the resultant voluptuousness of the crème is infinitely more satisfying"
Anche Jane Grigson,che certo non era una scapestrata,usava questo metodo.

INGREDIENTI
3 pinte(1700ml) di panna
16 tuorli

5 once e mezzo(155 gr) di zucchero super fino
3 baccelli di vaniglia
------------------------------

1: mettere la panna in una pentola dal fondo spesso,tagliare i baccelli di vaniglia nel senso della
lunghezza,estrarre i semini,ed aggiungere semini e baccelli alla panna.
 


2: montare i tuorli e lo zucchero nella planetaria fino ad ottenere una massa chiara e spumosa.
Portare panna e vaniglia ad ebollizione



3:versare la panna bollente sulla montata di tuorli e zucchero,mischiare velocemente e versare il tutto
nella pentola ancora calda.
mettere la pentola sul fuoco,a fiamma molto moderata,e tenere d'occhio la crema con attenzione estrema
,rimestando continuamente con un cucchiaio di legno od una spatula in silicone.La crème sará pronta quando
,pur essendo ancora liquida,si sara' addensata ed offrira' una certa "resistenza" durante il rimestare.
Mi scuso per le istruzioni un po' vaghe,io non ho mai usato il termometro,ma mi informano dalla regia
che la crème dovrebbe raggiungere la temperatura di circa 80 gradi.

4: versare la crème nelle cocottes/ramekins precedentemente raffreddate e mettere il dolce in frigo per
almeno qualche oretta.Volendo il composto puo' essere versato nelle cazuelas da crema catalana;sono in tanti a preferire una brulée con una maggiore superficie di zucchero caramellato.



5:prima di servire il dolce,cospargere con zucchero Demerara (zucchero di canna grezzo),e caramellare la superficie della brulée con il cannello

6: questo sara' il risultato finale.Sotto una croccantissima crosticina di zucchero caramellato
fara' capolino una voluttuosa crema alla vaniglia..


NOTE. La panna usata e' la mitica double cream,una panna particolarmente grassa e densa.
Per quanto non abbia mai provato,immagino che questa ricetta possa essere eseguita cucinando
le brulées in forno, a bagno maria.
Con questa ricetta si otterra una quantita' notevole di crème brulée,decisamente troppa per una cenetta casalinga.Dividendo la ricetta per tre dovrebbero ottenersi tranquillamente 6 ramekins/cocottes.

BUON APPETITO!

24 comments:

Mammalorita said...

complimentissimi una creme brulèe da chef!!!!

silvia brisi said...

Che favola!! Questo è uno dei miei dolci al cucchiaio preferiti...ma non ho mai osato farla!! Mi sembra difficilissima e se poi la faccio solo per me e mio marito, per quanto ne possa fare poca, mica ne vengono 2 ciotole, golosi come siamo ce la scofaniamo tutta in due giorni...e io non tollero tanto la panna...disgraziatamente...
Non sapevo che fosse anche una tradizione inglese!
E poi ti è venuta da affogarci dentro...una volta sgretolata quella crosta goduriosa!!
Ciao!!!

Günther said...

appoteosi, biogna stare attenti a non attaccarle e girare spesso la crema, non c'è nenache tanto zucchero :-)))

Federica said...

sarà un'apoteosi delle calorie e del colesterolo ma è tanto tanto buona :D!

Monsieur Tatin said...

Mi tufferei nel pentolone pieno di crema. Fantastiche!

Enrica - Vado...in CUCINA said...
This comment has been removed by the author.
Enrica - Vado...in CUCINA said...

la creme brulee mi piace molto e al ristorante ogni tanto la prendo, ma mi sentirei troppo in colpa a prepararla per le calorie che contiene. ne faccio una scorpacciata della tua a presto

Michela said...

Ecco, boh, io ti leggo sempre con un piacere estremo.

Mi chiedevo giustappunto quante diavolette di cocottine uscivano da tutto sto popò di panna :D ...ma tu sei sempre così precisa, mi pareva strano che la mia curiosità non fosse soddisfatta.
Io mi devo comprare il cannello, per dinci bacco!!

pfff....ti voglio conoscere!!! mi toccherà venire a Londra :)))

baci brulée

Irene said...

once e pinte???? :)
ti dirò la verità. la creme brulèe non mi piace moltissimo, ma dalla tua introduzione mi è venuta voglia di farla, ma non ho il cannello.
mettessi sotto il grill?

Pippi said...

io penso che sia uno dei dolci più indovinati nella storia della pasticceria!!Calorie??che sono!!!;)

Edith Pilaff said...

@ Mammalorita: merci! :)

@ Silvia Brisigotti:si,in effetti farne due ciotole sarebbe un'impresa...Un bacione!

@ Gunther:ciaoo,si ha bisogno di attenzione continua! Un abbraccio.

@ Federica:ciao,che dici,una volta...se po' fa!

@ Monsieur Tatin: in effetti la "piscina" di panna e' un'immagine assai goduriosa...
A presto!

@ Enrica..Vado in cucina: si,e' una vera bomba...ma non ho rimpianti! :-)

@ Michela:Tesoro mio,ma tu pensi che se venissi a Londra io ti lascerei tornare? Avresti qui la tua panetteria con la fila lunga un chilometro!Una cocotte di baci.

@ grEAT:si,il grill dovrebbe andar bene,io ho anche la vecchia caccavella che si arrroventa sul fuoco,presa al mercatino delle finte antichita' per 99 centesimi!(Funziona benissimo)

@ Pippi: calorie?Che m'importa,quest'estate indosso il burkini! :)

Ilaria said...

Mi fai venire i brividi con questa creme brûlé e poi.... Il piattino c'è l'ho anche io identico al tuo english style chiaramente
E ora la devo fare anch'io dimenticandomi per una volta del mio colesterolo
Un bacione

speedy70 said...

quant vorrei affondare un cuchiaino..... la adoro!!!!

Anonymous said...

Molto bella, morbida e con quella deliziosa crosticina... Mi manca il cannello, credo che dovrò comprarlo. Ciao Edith e buon fine settimana.

Giulia Pignatelli said...

particolarmente bella la tua crema Edith!!!

Chiara said...

che sia lussuriosa si capisce solo guardandola...vade retro , ho ripreso la dieta e simili visioni sono assolutamete da infarto !Un bacione !

AdriBarr said...

Che meraviglia-adoro creme brulee. Complimenti!

AdriBarr said...

Che meraviglia-adoro creme brulee. Complimenti!

Maremma Zucchina said...

Una cosa fatta con 16 tuorli mi va dritta al cuore (e non solo al fegato) e mi rende impensabile non seguire il tuo blog! se hai voglia passa dal mio (meno tuorli e meno maestria ma ci si prova!) :)

Aiuolik said...

Quindi hai ricettine irlandesi per il nostro viaggio? :-)

Edith Pilaff said...

@ Ilaria: ciao,il piattino serve a distrarre dal contenuto della brulée!
Un bacione.

@ speedy70:anch'io l'adoro,pero'...devo starne alla larga! :)

@ Stefania Zecca: si,il cannello per questo tipo di cose e' cio' che ci vuole.Io lo prendo nei negozi di materiali per l'edilizia e mi trovo benissimo..
Grazie e a presto.

@ Giulia Pignatelli:grazie,io sono intrigata dal tuo pane allo yoghurt! :)

@ Chiara Giglio: vade retro indeed!
Siamo nella stessa barca...
Un bacio.

@ AdriBarr:grazie tantissimo! :)

@ Maremma Zucchina:anche il nome del tuo blog va dritto al cuore.Passo subito a trovarti! :)

@Aiuolik: Eia,ho un paio di giorni di fuoco al lavoro e poi organizzo qualcosa...
Besos.

Fausta Lavagna said...

... forse sì, un po' calorica... ma quanta goduria in questo piatto!
Un po' in ritardo: pollice su per i torciglioni "zenzerosi" :))
Un abbraccio

PATRIZIA MALOMO said...

NOn so perché ma oggi mi sei venuta in mente ed ho pensato che era tanto tempo che non passavo a trovarti. Poi vedo il tuo messaggio e ho avuto un sussulto telepatico. Poi mi sono messa a ridere sui tuo ricordi passati...ma ti garantisco che a volte viene anche a me la stessa sensazione.
Sulla pie posso solo dirti di provarla che è bona! Mentre sulla creme brulè ti confesso con grande vergogna di non averla mai fatta e di desiderarla con assoluta bruciante passione. Ne farò 1 terzo secondo tuo consiglio e me le mangerò tutte io! Ti abbraccio e BACIO!
Pat

Aria said...

Grazie infinite per aver provato una mia ricetta e per avermi informata del risultato, non è da tutti farlo. Sono contenta ti siano piaciuti, un
bacione!mi prendo in cambio una creme brulèe virtuale, uno dei miei dolci preferiti! ma quanta ne hai fatta????? ah, la mia mail è francescanais@gmail.com
baci baci, Aria