Sospetto che i tempi in cui la cucina Britannica veniva percepita come costituita da fish and chips e poco
piu' siano passati.
Sospetto anche (e ringrazio) che vari personaggi come Jamie Oliver,Fergus Henderson,la Nigella nazionale,Mary Berry e Paul Hollywood,solo per citarne alcuni,abbiano giocato un ruolo fondamentale nel cambiare la percezione del cibo "Made in England".
Oggi pero'a casa Pilaff si serve una specialita' messa da parte dai piu'...
I Garibaldi sono gli eroi dimenticati del te' pomeridiano;un tempo popolarissimi, questi classici biscottini "da inzuppo " si avviano ormai ad essere obsoleti.
Ed il nome non e' casuale,sono proprio dedicati al nostro Giuseppino,che visito' South Shields nel 1854.Rimase in Inghilterra per circa un mese,ospite di Joseph Cowen Jr,un personaggio eccentrico del mondo politico inglese.
Gli fu riservata un'accoglienza senza pari e la popolazione tutta gli fece regalo di una spada,con tanto di iscrizione in suo onore ed impugnatura in oro massiccio.
Suddetta spada riappari diversi decenni dopo nelle mani di suo nipote Giuseppe Garibaldi II,durante la guerra britannica contro I Boeri.
Ma il "souvenir" che piu' ci interessa e' chiaramente il biscotto...
I Garibaldi presentano certe similarita' con le piu' note Eccles cakes e le Chorley cakes,due specialita' del Lancashire.
Furono inventati quasi certamente nel 1861 da Jonathan Carr,figura chiave nell'industria alimentare Britannica e gia' inventore
dei Carr's biscuits e di un altro biscotto,ormai anch'esso obsoleto, chiamato Pearl.
L'ingrediente caratteristico di questi biscotti,cosi come nel caso delle Eccles cakes e delle Chorley cakes,e' l'uvetta di Corinto
(nota importante,dato che qui il traduttore di Google tende un inganno: i currants non sono assolutamente I ribes,bensí l'uvetta di Corinto).
I Garibaldi sono associati ad una simpatica "leggenda urbana" secondo cui sarebbero gli unici biscotti approvati dalla Nasa per le missioni spaziali.Cio' e' falso,ma e' vero che la Nasa si dichiaro' disposta a spedire un altro biscotto inglese,il
Tunnock's Caramel Wafer.
Tunnock's caramel wafers,biscotti per lo spazio!
Tornando ai Garibaldi(noti anche con altri nomi,i bambini amavano chiamarli "cimiteri delle mosche"),la tecnica usata per la loro preparazione e' piuttosto inusuale.
Ma bando alle ciance ed ecco la ricetta:
INGREDIENTI
95 gr di burro freddo a cubetti
95 gr di zucchero + extra per il top
385 gr di farina autolievitante
un pizzico di sale
95 gr di latte intero
150 gr circa di uvetta di Corinto
1 albume
---------------------------------------
1: mettere burro,farina,zucchero e sale nella ciotola del robot ed azionare le lame
a brevi scatti intermittenti fino ad ottenere un composto sabbioso.
Questa e' un'operazione che va fatta velocissimamente (meno di un minuto),per evitare
di "bruciare" il burro.L'operazione si puo' tranquillamente fare a mano,con un po'
piu' di pazienza,usando I polpastrelli e sfregando il burro con gli altri ingredienti
2: aggiungere il latte e 80 gr di uvetta di Corinto al sable' ed azionare il robot fino ad ottenere
una palla compatta.
3: dividere la pasta ottenuta in due porzioni uguali e lasciar riposare in frigorifero per una mezz'ora
4: stendere le due porzioni di pasta in due rettangoli di almeno 26cm per 36cm.
5: spargere la rimanente uvetta su uno dei rettangoli ,ricoprire con il secondo rettangolo di pasta
e stendere ancora una volta col mattarello.Spennellare con l'albume e cospargere generosamente con zucchero.Segnare l'impasto con
un coltello affilato,creando tanti rettangolini di uguali dimensioni ed infornare a 165 gradi circa,
fino all'indoratura dei biscotti.
Voila'

NOTE. Ho provato a separare I biscotti prima della cottura,pensando di ottenere un risultato per me piu' soddisfacente.
In realta' il metodo classico,cioe' semplicemente "segnare" I biscotti prima di infornarli,da risultati piu' che adeguati.
Tradizionalmente I Garibaldi andrebbero punzecchiati con una forchetta prima di essere infornati,per evitare che la pasta si
"alzi" eccessivamente.Ho eliminato tale passaggio e non me ne pento.
Per finire,una cara amica mi dice che un tempo esistevano anche I Garibaldi al cioccolato.
Non li ho mai visti,ma,non ho certo bisogno di dirlo,saro' costretta a farli...
BUON APPETITO!